RIFIUTI di ogni tipo, anche escrementi. Più che una spiaggia
libera quella delle Fornaci ha tutto l'aspetto di una
discarica.
A sostenerlo sono soprattutto gli abitanti e in particolare
i membri del Comitato del Quartiere. Tra lo scarico delle
acque e i bagni San Cristoforo si trova un piccolo tratto di
spiaggia che è diventato "dormitorio e gabinetto a cielo
aperto per moltitudini di piccioni, topi e "senza tetto"
che, dopo anni di serena convivenza tra le macerie dell'ex
Mammut, ex Metalmetron, sono stati allontanati dal rumore
incessante delle pale e delle ruspe».
«Discarica abusiva per natanti abbandonati - sottolinea Gino
Battezzati su una mail inviata in redazione - inutilizzabili
anche come precario riparo dalle intemperie e per gli
imballi che, insieme a scatole di biscotti ancora integre,
confezione di uova, scarpe, bottiglie, escrementi (umani) e
quant'altro, il vento fa regolarmente volare oltre il muro,
ricoperto di scritte blasfeme, volgari e offensive».
Insomma, in primavera inoltrata le spiagge libere non danno
una bella immagine di sé. Sprovviste anche dei più
elementari cestini per i rifiuti e caratterizzate da
collinette di sabbia ammucchiata. E nessuno provi a dire che
si tratta di problemi legati all'ultima stagione invernale.
«Questi rifiuti sono qui da tanti anni - dichiara Renato
Rosso che fa pausa pranzo sulla spiaggia approfittando della
giornata di sole - purtroppo sembrano far parte del
paesaggio; di solito però quando inizia l'estate il Comune
provvede a pulire».
Tra uno stabilimento balneare e l'altro nella zona Fornaci,
dove la spiaggia libera attende savonesi e turisti, docce,
servizi igienici, bidoni della spazzatura sono assenti
all'appello o malfunzionanti.
Talvolta mancano pezzi, oppure sono installati in angoli
scomodi - come la doccia nella spiaggia alla Crocetta:
circondata da arbusti spinosi ed erbacce e lontana
dall'ingresso.
Le spiagge libere vengono spesso, per assurdo, salvate
dall'interesse dei privati e cioè proprietari di chioschi e
bar che prendono rastrello e retino per togliere cartacce.
«Adesso cominceranno le giornate da passare al mare e non si
può neanche immaginare quello che lasciano alcune persone il
sabato e la domenica - afferma Anna Maria Vigo che sta
prendendo il sole nella spiaggia delle Fornaci - e la
spiaggia rimane sporca».
In effetti quello dei servizi igienici è un problema che si
riscontra anche nelle spiaggia libera Natarella e di fronte
alla caserma dei Vigili del Fuoco.
Inoltre, accanto la spiaggia, sovrastato dai cupi resti dei
cantieri Solimano, rimane il fiumiciattolo di Rio Molinero
che si è trasformato in melma verdastra. Decisamente un
brutto spettacolo.
sonia cosco
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