In compenso adesso in Via San Lorenzo ci sono più posteggi e la viabilità è un poco più fluida che nel passato, però la strada è diventata strettissima e ogni volta che un’auto intende posteggiare blocca il traffico per l’intera durata della manovra di parcheggio. Come soluzione alla intricata faccenda di recente si è anche parlato di traffico limitato nel quartiere di Villapiana. L’idea in effetti non è campata in aria, dubitiamo però che ai commercianti del quartiere piacerebbe. Che fare dunque? Chi scrive continua a ritenere che sarebbe tutto sommato preferibile tornare alla viabilità precedente all’agosto 2007. A suo parere esiste però un’alternativa finora mai presa in considerazione e che vorrebbe qui proporre all’attenzione dell’assessore Di Tullio. Per ridurre l’impatto del traffico in Via Torino e Via Piave occorre che esso possa essere deviato in strade che gli diano uno sbocco effettivo. Occorrerebbe però al contempo non compromettere di nuovo la viabilità in Via San Lorenzo. Giusto? La soluzione sarebbe quella di reintrodurre il doppio senso di marcia nella sola via Cavour lungo il suo tratto finale, cioè dall’incrocio con Via Martinengo fino allo sbocco in Piazza Saffi. Ciò comporterebbe il sacrificio di non oltre una ventina di posti auto (in parte recuperabili reintroducendo il senso unico in via Fiume), su un lato di Via Martinengo, dove le auto circolanti lungo Via Piave potrebbero così svoltare quando lungo l’arteria principale si formasse la coda, e su uno dei lati (o eventualmente su entrambi, specie per il tratto finale) di Via Cavour stessa, dall’incrocio fino a piazza Saffi. Questa soluzione non creerebbe caos lungo Via San Lorenzo e Via Verdi e, al contempo, permetterebbe un più rapido deflusso del traffico proveniente da Via Piave e Via Torino. Cosa ne pensa, assessore Di Tullio? Massimo Bianco. |