FOGLI MOBILI

La rubrica di Gloria Bardi

Il G8 di Genova tra i complotti e le scuse.

[genovaviolenze4.jpg] E' di ieri la notizia che riguarda le intercettazioni telefoniche tra l'ex Questore Colucci e aattuale numero due della Questura torinese, Spartaco Mortola, che configurano un complotto contro il PM che indaga sui fatti
della Diaz, Enrico Zucca, e che coinvolgerebbe -stando a quanto i due si dicono- anche il nuovo capo della polizia, Manganelli ("Dobbiamo dargli una bella botta a sto magistrato!").

Tutto ciò ci riconduce a quei fatti devastanti, che è sbagliato ritenere vicende di questa o di quella parte politica. Infatti, senza arrivare alla sofocrazia platonica, credo che sarebbe confortante per chiunque, di destra di sinistra di centro, sapere che coloro a cui sono affidate le decisioni, e quindi le RESPONSABILITA' siano persone in grado di assumersele, e dal punto di vista etico e dal punto di vista professionale e delle capacità. E disperante il contrario.

Chiedo solo una cosa: avete provato a leggervi quelle conversazioni telefoniche? Ma vado oltre: avete provato a leggervi i verbali di interrogatorio? Io sì, e colgo l'occasione per informare i miei lettori che a maggio uscirà in libreria una graphic novel sulla vicenda Diaz, con mia sceneggiatura e illustrazioni di Gabriele Gamberini. Ma, tornando ai vertici della polizia coinvolti, si tratta di persone sul cui operato è in corso a vario titolo un procedimento che dovrebbe almeno comportare la sospensione e non, come è avvenuto, la promozione in ruoli di ancora maggiore responsabilità e quindi rischio collettivo.

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Non è purtroppo semplicismo constatare che se fai il caporeparto al minimarket e sbagli, paghi immediatamente e se fai il responsabile della polizia, con tanto di armi in pugno, immediatamente avanzi.
Nessuno che tenga alla legalità e all'autorevolezza delle forze dell'ordine può volere una cosa simile.

E' anche di ieri la notizia della seguente richiesta di scuse, da parte di Matilde Pugliaro, dell'Avvocatura di Stato:

"A nome dello Stato chiedo scusa per quello che è successo nella caserma di Bolzaneto nei giorni del G8. Condotte gravissime, inaccettabili per un paese civile".

E chi parla non è il PM ma l'avvocata che dovrebbe difendere, fin che è possibile, i poliziotti imputati!

Ci siamo resi conto di questa richiesta di scuse che non può che venire anche a noi, come cittadini di un paese civile?

O tutto è macinato in un calderone di fatti e misfatti che, lasciando solo posto per storie di ordinaria assuefazione, nega che siamo un paese civile?

GLORIA BARDI

L' ESORDIENTE IL PROF E L' EDITORE MANNARO

LUIGI MAIO legge il mio libro

www.gloriabardi.blogspot.com