25 Marzo 2008 LA
STAMPA
CONFERMATA LA
PARTECIPAZIONE IN ALTRE 12 SOCIETA’
Un megadebito del Comune con il
depuratore: 2 milioni
Non
versava le quote da tre anni, pagherà fino al 2010 |
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SAVONA
Il Comune paga i debiti con il Depuratore. La giunta ha
deliberato un «piano di rientro» da 2 milioni e 68 mila euro,
dal momento che erano tre anni che l’amministrazione di Palazzo
Sisto non versava la quota per il funzionamento dell’impianto di
via Caravaggio. Ora la situazione non era più sostenibile, sia
per le esigenze di cassa del Consorzio, sia per le proteste
degli altri Comuni che invece pagavano regolarmente i conti, sia
infine perchè il Depuratore si sta trasformando in società per
azioni. Il Comune aveva sospeso i pagamenti perchè il Depuratore
in passato non aveva problemi di cassa e in questo modo la
giunta aveva potuto far quadrare i conti più agevolmente.
La scorsa settimana però la giunta comunale ha dovuto tornare
sui propri passi: «Il Consorzio ha fatto presenti alcune
problematiche sulla disponibilità del fondo di liquidità di
cassa e che l’assemblea dei soci ha chiesto al Comune di Savona
di provvedere a un piano di rientro dei pagamenti per azzerare
il debito accumulato nel triennio 2005-2006-2007». Il Comune si
è impegnato a versare 568 mila euro quest’anno, 650 mila nel
2009 e 850 mila nel 2010.
Nel frattempo la giunta ha confermato anche la partecipazione a
tutte le società che secondo il Comune svolgono attività di
importanza strategica. A parte il Depuratore (di cui il Comune
ha la maggioranza con il 59%), le società di cui il Comune
detiene quote sono in tutto 12. In alcune il Comune svolge un
ruolo importante o addirittura preponderante: nell’Ata (85%),
nell’Acts (38,6%), nella Spes per l’Università di Savona il 25%,
nell’Ips il 19,9% e nella discarica Ecosavona di Vado Ligure il
5%. Oltre a queste figurano: Autostrade dei fiori (1,7%),
Cooperfidi (0,8%), Ared (0,6%), Sviluppo Italia (0,4%), Filse
(0,08%), Autostrada Albenga-Garessio-Ceva (0,05%), Aeroporto di
Villanova (0,0005%). Con Ata e Acts il Comune intende garantire
servizi essenziali; con la Spes garantire lo sviluppo
dell’insediamento universitario, con Ips l’insediamento di nuove
attività produttive e con la quota in Ecosavona il fine è quello
di partecipare a quella che al momento è l’unica discarica del
comprensorio. Solo le partecipazioni in Autofiori ed Ecosavona,
fra l’altro, per il Comune sono redditizie. |
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