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IL MERCATINO DI PIAZZA BOLOGNA

Massimo Bianco

 


Piazza Bologna

E così dopo circa tre anni di totale abbandono, eccettuato un breve periodo di occupazione da parte di un centro sociale fatto sgomberare dall’ufficiale giudiziario, il comune di Savona ha deciso di demolire l’ex mercatino di Piazza Bologna a Savona. Riporto qui alcuni stralci del burocratico ordine del giorno che ne stabilisce lo smantellamento:

Le stime dei costi per la sua ristrutturazione funzionale sono superiori ai costi di abbattimento della struttura. La sua collocazione, a circa 5 metri dai palazzi attigui, creerebbe problemi di convivenza pacifica per uso nelle ore serali. Presenta difficoltà funzionali per un uso ricreativo culturale. Sarebbe una soluzione di ripiego rispetto ad altre strutture pubbliche presenti nel territorio. Il consiglio comunale di Savona esprime il proprio parere favorevole all’abbattimento della struttura stessa.

E questo è quanto. I signori consiglieri ci riferiscono dunque che i costi di ristrutturazione sarebbero superiori ai costi di demolizione, non ci dicono però quanto costò alla comunità, il mercatino di Piazza Bologna, allorquando fu costruito. Nessuno lo dice e nessuno sembra domandarselo. Lo chiedo io, allora: quanto è costato costruire il Mercatino coperto di Piazza Bologna? Perché, cari lettori di Truciolisavonesi, se il “Mercatino” era una struttura comunale pubblica, allora lo abbiamo pagato noi, attraverso le tasse che versiamo ogni anno. Chiaro, no? Il Mercatino di Piazza Bologna lo abbiamo pagato noi. Quanti dei nostri soldi è costato? Vorremmo saperlo, vorremmo che qualcuno ce lo comunicasse attraverso questo sito. Quanti dei nostri soldi stanno per finire al macero?

Adesso si è stabilito di demolirlo. Ok, può darsi che non esista soluzione alternativa. Nel Consiglio stesso c’è chi ha la preparazione necessaria per sostenerlo con cognizione di causa. Ma ne siamo proprio sicuri al 100%? Veramente non esiste nessun utilizzo alternativo?


Il mercato di piazza Bologna occupato
dal collettivo Barricata

Che so, magari una bocciofila, un luogo di ritrovo per anziani, una sala giochi, una sala convegni, uno spazio per spettacoli teatrali. Stento a crederci. Chiediamo poi in giro a giovani e anziani se davvero Savona è così piena di adeguate strutture pubbliche presenti nel territorio e se ogni associazione ha sedi adeguate. Boh?

Quanto ai problemi di convivenza notturna, beh, immagino che

 effettivamente esisterebbero, ma credo che la questione riguardi più o meno qualsiasi bar, pub o locale similare cittadino. Nessuno però propone la demolizione di ogni edificio che ospiti un bar o un pub aperto dopo le ore 22.

Il succitato ordine del giorno riporta poi la seguente affermazione:

(Il consiglio comunale) altresì impegna la giunta a utilizzare lo strumento della partecipazione per poter poi meglio discutere sulla destinazione degli spazi lasciati liberi.

Interessante affermazione, non trovate? Mi domando quanti si sono presi il disturbo di volgere lo sguardo al luogo in cui sorge l’ex mercatino coperto. Perché lì intorno non c’è nulla e, soprattutto, non ci passa mai anima viva. Ai due lati della chiesa di San Francesco da Paola ci sono giusto alcune misere aiuole, con annessa qualche panchina dove saltuariamente ci si siede qualche vecchietto o qualche clochard. Lo spazio che sarebbe lasciato libero non è poi così ampio e non si vede francamente come l’abbattimento di quella costruzione possa apportare significativi miglioramenti. Il consiglio comunale crede seriamente che, aggiungendo un paio di aiuole con relative panchine, il quartiere di Villapiana risulterebbe più vivibile? Se si vuole rivitalizzare la zona sarà meglio pensare a sfruttare il Mercatino stesso. Un suo qualsiasi uso sarà senz’altro preferibile al nulla. Ripeto allora:

Possibile che, con i soldi, pochi o tanti che siano, che ci è costato, non si possa trovare un valido uso alternativo all’abbattimento? Credo che ci si dovrebbe pensare un momento di più, prima di inviare le ruspe. Saluti.

Massimo Bianco.