Aborto, politica divisa sull'appello-Giorgi
il magistrato che aiuta le ragazze  IL SECOLOXIX
LA POLITICA savonese si divide sul l'appello del giudice tutelare del tribunale, Fiorenza Giorgi, alle minorenni che restano incinte e vogliono interrompere volontariamente la gravidanza. «Sappiate - ha detto il magistrato dalle colonne de Il Secolo XIX - che c'è la possibilità di abortire e consultarvi con persone esperte anche senza bisogno di parlarne in casa, se non ve la sentite di farlo: i consultori, gli operatori sociali e il giudice tutelare». Ed è stata subito polemica.
Da una parte gli anti-abortisti; dall'altra gli abortisti convinti. Anche sul sito del giornale si è scatenato un tam-tam di mail di lettori che hanno voluto dire la propria e intervenire nel dibattito. Potrebbe non voler dire molto ma in generale i lettori di sesso maschile hanno contestato le parole del giudice Giorgi mentre le lettrici si sono dette in buon numero non solo d'accordo con lei ma persino gratificate: «Grazie al giudice! Ce ne fossero mille persone così in Italia, ci sarebbero anche meno ragazze che rimangono incinte grazie ad una buona informazione sui consultori familiari!» ha scritto per esempio Mary da Milano.
A livello ufficiale la reazione più dura e critica è stata quella di Eraldo Ciangherotti, capolista per la Liguria della lista "Moratoria-Aborto? no, grazie-Con Giuliano Ferrara", che le parole del magistrato le ha considerate gravi e inopportune. «Non è una novità che un magistrato scenda nel campo della politica - ha scritto il dentista di Albenga - La magistratura savonese, nella persona di Fiorenza Giorgi, offre il suo impegno professionale e istituzionale per quella che si affretta a dire "non è una crociata abortista" e che in realtà lo è eccome, se chiamiamo le cose con il loro nome. Visti i tempi della giustizia, le lungaggini dei processi e le innumerevoli difficoltà dei tribunali, vien da chiedersi se il giudice Giorgi non potrebbe dedicare il suo prezioso tempo a fare il suo lavoro per rendere la giustizia, anche nei tempi, davvero giusta. E invece no, decide di occuparsi di questioni che non le competono nel suo ruolo di giudice, perchè il problema che lei affronta sulle pagine di un giornale si riferisce a una coincidenza: da qualche mese di minorenni che chiedono di abortire non se ne sono più viste in tribunale, da qui il suo appello di magistrato, di donna e forse anche di madre, a bypassare la famiglia e il suo ruolo».
Ma puntuale, sempre ieri, c'è stata subito la reazione "difensiva" del vicesindaco di Albenga. «Non voglio commentare una dichiarazione condita da furore giacobino che mi pare al limite del delirio - ha detto l'avvocato Franco Vazio (PD) - è doveroso però condannare un attacco maldestro e inverecondo rivolto a un giudice di Savona che si è sempre contraddistinto per abnegazione, serietà e grande equilibrio morale e intellettuale, come la dottoressa Fiorenza Giorgi, che peraltro sappiamo da sempre essere impegnata in attività sociali. Esprimo solidarietà alla dottoressa Giorgi, a prescindere dalle opinioni personali di tutti su un tema delicato come l'aborto».
Dario Freccero