Savona ottiene la conferma del quinto posto, con elezione
sicura, per il deputato uscente. Ci sono anche Satragno e
Risso
04/03/2008 IL SECOLOXIX
«DA DOMANI, si lavora per la vittoria». È stata questa, ieri
sera ad ora di cena, la prima dichiarazione di Massimo
Zunino, parlamentare uscente, non appena saputo che, a Roma,
il Partito democratico aveva licenziato le liste per le
elezioni politiche di aprile, in anticipo di una settimana
sulla chiusura prevista per legge.
A Savona il Pd ha tirato un sospiro di sollievo, dopo le
ultime ore di potenti fibrillazioni: i vertici nazionali,
infatti, hanno confermato per Massimo Zunino il quinto posto
nella lista per la Camera. Un posto sicuro indipendentemente
dal risultato, che mette il deputato uscente al riparo da
qualunque sorpresa e che dimostra la buona abilità
strategica del Pd savonese nel far valere le proprie carte
in un contesto molto, molto difficile. Roma ha imposto
infatti sei nomi "nazionali" tra Camera e Senato,
restringendo a una manciata i posti realmente disponibili
per il territorio ligure. In questo contesto il Pd savonese
ha marciato unito e ha saputo proporre un gioco di squadra -
tutta la dirigenza del partito e nelle istituzioni ha
lavorato per questo obiettivo - che ha dato i suoi frutti.
Nella lista per la Camera trova posto anche Danila Satragno,
cantante jazz di fama nazionale e componente dell'esecutivo
provinciale e regionale del partito. In quella per il Senato
c'è invece Giovanna Risso, vicesindaco di Andora, esperta di
turismo e dirigente del grande tour operator Mamberto.
Entrambe, tuttavia, sono collocata in posizioni considerate
non eleggibili.
Ma vediamo l'elenco completo della lista - con molti
parlamentari uscenti nelle posizioni di rincalzo:
sicuramente non eleggibili, ma pronti ad una candidatura di
"testimonianza" - che dà l'idea della piccola impresa
savonese. Per la Camera, la lista è guidata da Giovanna
Melandri, segue lo spezzino Andrea Orlando e Francesco
Saverio Garofani (ex Margherita, già direttore de "Il
Popolo"), tutti e tre "nazionali". Poi c'è il segretario
regionale Mario Tullo, quindi Massimo Zunino. Sin qui le
certezze. Al sesto posto c'è Sabina Rossa: il posto non è
certo, anche se probabile. Poi i nomi di chi porterà acqua
alla causa, a partire dai parlamentari uscenti: Lorenzo
Forcieri, Egidio Banti, Romolo Benvenuto. Poi Paolo Veardo,
Valentina Ghio, Raffaella Paita, Giancarlo Campora, Danila
Satragno, Sergio Scibilia, Umberto Galazzo, Francesca
Orlandini. Al Senato ancora una donna capolista: è Roberta
Pinotti, a seguire Claudio Gustavino, poi Luigi Lusi e
Stefano Fassina. A parte il secondo, sono tutti "nazionali".
Il quinto posto è dell'imperiese Brunella Ricci: se il Pd
avrà il premio di maggioranza in Liguria, andrà al
Parlamento anche lei. La volta scorsa, l'intero Ponente
aveva solo Zunino come rappresentante e questa - dopo la
riconferma dell'onorevole - è stata la seconda battaglia dei
savonesi. Poi i portatori d'acqua: Iolanda Pastine, Giovanna
Risso e Paola Sisti.
«Sono molto soddisfatto - ha commentato Zunino - La
composizione della lista ha comportato grandi difficoltà,
come dimostrano i parlamentari uscenti non presenti o
presenti in posizioni difficilmente eleggibili. Il fatto che
Savona sia riuscita a mantenere il suo posto dimostra che si
è lavorato con l'impegno di tutti, del segretario Lunardon,
del Coordinamento, c'è stato sostegno e lavoro di squadra.
Un risultato importante per tutto il territorio». Prosegue
Zunino: «Sono contento di poter proseguire questa esperienza
e di continuare il mio impegno per il territorio. Il gioco
di squadra, nella passata legislatura, ci ha assicurato il
sostegno del governo su temi importanti: penso ai
finanziamenti per l'Aurelia bis e per la piattaforma Maersk.
Ora le priorità sono completare le infrastrutture, sia
viarie che ferroviarie a partire dalla Carcare-Predosa, e
occuparci dei problemi della Valbormida e del Ponente, da
Ferrania al trasferimento Piaggio».
A. G.
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