IL SECOLOXIX |
PIETRA. «Non sono i tempi "lumaca" della Regione a
rallentare l'approvazione del progetto di riqualificazione
del cantiere Rodriquez, che si è invece fermato in attesa
della presentazione dello studio preliminare ambientale
della zona, che deve fornirci il soggetto proponente
dell'intervento». Così l'assessore regionale all'Urbanistica
e alla Pianificazione territoriale, Carlo Ruggeri, in
replica alle polemiche sollevate da più parti, in primis
Luigi De Vincenzi. Il sindaco di Pietra nei giorni scorsi,
aveva chiesto e ottenuto per giovedì 13 marzo un incontro
per riprendere un iter fermo ormai da troppo tempo. Ad oggi
la palla è ferma nelle mani del gruppo Colaninno e non sarà
lanciata in aria fino a quando non sarà depositato lo studio
richiesto dall'ente. Intanto Ruggeri invita
l'amministrazione De Vincenzi a valutare l'impatto che
determinerebbe l'attuazione del progetto in una zona
importante per l'economia cittadina.
«La Regione sta facendo tutto il dovuto per portare avanti
un progetto che, comunque, si presenta molto impegnativo per
l'impatto ambientale che avrà sulla costa - sottolinea
Ruggeri - Abbiamo avviato tutte le procedure per arrivare
all'approvazione anche in relazione al fatto che si prevede
la realizzazione del nuovo cantiere navale, che ci sta
particolarmente a cuore». Ad esso è infatti collegato un
progetto di rilancio dell'attività cantieristica, che la
Regione spera possa diventare un volano per aumentare anche
i posti di lavoro.
Nel suo intervento Ruggeri definisce "eccessive" le
volumetrie previste in una zona centralissima della città,
dove si vorrebbe realizzare un porticciolo turistico di 285
posti, un complesso residenziale di 53 mila metri cubi, un
albergo di 36 mila metri cubi, una Residenza turistico
alberghiera di 12 mila metri cubi, il nuovo cantiere di 53
mila metri cubi e un insieme di spazi e funzioni pubbliche,
le cui volumetrie non sono conteggiate nella proposta
progettuale, presentata nel febbraio 2006 e che da allora ha
già subito alcune modifiche suggerite dall'ente regionale.
Modifiche che hanno determinato anche una nuova disposizione
dei volumi che da paralleli sono diventati perpendicolari al
mare. A complicare il tutto è la variante al piano
territoriale della costa che dovrà essere approvata dal
consiglio regionale, in quanto nell'attuale non è prevista
la possibilità di creare un nuovo porto nella zona.
«Si fosse trattato di cento posti barca non sarebbe stato un
problema - sottolineato l'assessore - ma qui si parla di 250
posti, a poca distanza dal porto di Loano, creando un
notevole impatto ambientale».
Non è quindi bastato l'atto di indirizzo dato dalla Regione,
modifica al Piano della costa dello scorso 19 ottobre.
Quello era solo un primo sì che ha dato il via libera al
progetto; ma prima di riavviare l'iter il consiglio
regionale dovrà approvare una variante urbanistica al piano
della costa. Difficile a questo punto pensare che possano
essere rispettati i tempi di realizzazione del cantiere.
Silvia Andreetto
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