Cantieri navalipietra "spara"sulla regione IL SECOLOXIX
tempi-lumaca per la riqualificazione
«LA LENTEZZA burocratica che sta dimostrando la Regione Liguria rispetto al progetto di riqualificazione dell'area dei cantieri navali è inammissibile ed ingiustificata e rischia di non farci rispettare i tempi previsti dall'accordo sindacale, firmato la scorsa primavera».
E' quanto dichiara il sindaco Luigi De Vincenzi che, anche a seguito della mozione presentata dal consigliere di minoranza Giuseppe Josi ed approvata all'unanimità dall'intero consiglio comunale lo scorso martedì, ha ancora una volta sollecitato il presidente della Regione Claudio Burlando e l'assessore alle attività produttive Renzo Guccinelli chiedendo urgentemente un incontro. Un invito che la Regione ha subito accolto, fissando una riunione per giovedì 13 marzo, a cui saranno invitati tutti i soggetti interessati dal Comune di Pietra Ligure ai sindacati. Ma non è la prima volta che il sindaco Luigi De Vincenzi è costretto a tirare per la giacca gli assessori regionali sul progetto in questione, chiedendo che si prosegua l'iter burocratico eliminando i tempi morti.
«E' ora che la Regione si esprima su tale progetto in modo che si riesca a concretizzare quanto era stato messo nero su bianco al momento dell'accordo di programma», ha sottolineato De Vincenzi. I tempi previsti sull'accordo siglato erano chiari e prevedevano che, entro l'aprile 2008, si fossero ottenute tutte le autorizzazioni e quindi si dovesse dare il via alla demolizione del vecchio cantiere. «Abbiamo fatto un accordo nel marzo 2007. E' passato un anno ed abbiamo la netta impressione che poco si sia mosso - ha aggiunto evidentemente preoccupato De Vincenzi -. Purtroppo dall'iter di approvazione del progetto, che dovrà portare all'ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie per dare il via ad un intervento che riqualificherà una parte centralissima di Pietra Ligure, mantenendo e specializzando l'attività cantieristica, dipende il futuro dei lavoratori». Lo scorso dicembre, i sindacati hanno firmato l'accordo per la cassa integrazione straordinaria che però avrà una durata di due anni.
A ventiquattro mesi infatti corrispondevano i tempi necessari per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie (entro la primavera di quest'anno) e per costruire il nuovo cantiere. «Purtroppo se andiamo avanti con questa flemma - ha concluso il sindaco - difficilmente si potrà rispettare la programmazione ed a questo punto a rimetterci saranno soprattutto i lavoratori e questo non possiamo in alcun modo permetterlo».
Silvia Andreetto