08 Marzo 2008  LA STAMPA

il caso

Lunedì in Provincia la presentazione I timori degli abitanti

ERMANNO BRANCA

Di Pietro arriva a Savona per l’avvio dell’Aurelia Bis

SAVONA

Lunedì arriva a Savona il ministro Di Pietro per il varo ufficiale dell’Aurelia bis. Il governo Prodi è caduto ma non rinuncia a sottolineare il merito di aver stanziato oltre 250 milioni per realizzare il nuovo collegamento fra Albisola Superiore e Luceto. Una strada che sarà realizzata buona parte in galleria con lo scopo di decongestionare l’Aurelia. Del progetto si parlava da trent’anni e pochi credevano nella possibilità di veder avviare i lavori.
Ora che l’apertura del cantiere è imminente, tuttavia, crescono anche le polemiche sul tracciato e soprattutto le preoccupazioni di 50 famiglie che abitano in caseggiati che verranno sgomberati o forse addirittura espropriati per poter realizzare la strada. Lunedì in Provincia il ministro Di Pietro terrà una conferenza stampa per illustrare l’intervento insieme con il presidente dell’Anas Pietro Ciucci, il governatore della Luguria Burlando e l’assessore alle Infrastrutture Carlo Ruggeri.
In quest’occasione verrà anche siglata una convenzione fra le quattro Province liguri e l’Anas che rappresenta lo snodo burocratico per l’avvio dei lavori. Le Province infatti cederanno nuovamente all’Anas la titolarità del vecchio tracciato dell’Aurelia (come è già avvenuto nel resto del Paese) e in cambio l’Azienda confermerà una serie di investimenti che consentiranno il raddoppio del tracciato in molte zone della Liguria.
Il vicepresidente del Consiglio comunale Pietro Santi, tuttavia, si fa portavoce delle preoccupazioni dei cittadini che abitano in tre palazzi che si trovano lungo il tracciato: «Da tempo circolano notizie sull’Aurelia bis e sulle problematiche connesse al tracciato, in particolare per le zone di via Scotto e di via Mignone; gran parte di questo tracciato verrà realizzato in gallerie che passeranno molto vicine alle fondamenta di tre palazzi». Prosegue Santi: «L’Anas darebbe assicurazioni sulla stabilità dei caseggiati ma intanto si parla con insistenza di eventuali espropri e di temporanei traslochi di chi vi abita per consentire l’effettuazione degli scavi in condizioni di sicurezza. Una situazione di incertezza che crea la preoccupazione dei cittadini che abitano nei civici 1 e 3 di via Scotto e al numero 18 di via Mignone. E’ indispensabile quindi che il Comune chieda notizie certe all’Anas e ritengo che sarebbe utile anche un incontro dell’Anas con le commissioni consiliari congiunte». Secondo le ultime indiscrezioni, i problemi maggiori pare che riguardino i palazzi di via Scotto dove fra l’altro verrrebbe realizzato lo svincolo dell’Aurelia bis un tempo previsto a rio Termine. Il caseggiato di via Mignone sarebbe meno a rischio e non sarebbe necessario lo sgombero.