IL SECOLOXIX |
L'IDEA È REALIZZARE una grande arena per gli spettacoli in
piazza del Popolo, senza sacrificare i posti auto, o meglio
sacrificandone poco più di una manciata. L'idea è una grande
arena da rimuovere non appena terminato l'evento.
Dire che a Savona manca da sempre uno spazio da destinare ai
grandi show di musica rock e pop è un po' come scoprire
l'acqua calda. Ora, però, a Palazzo Sisto c'è un progetto:
lo hanno presentato ieri Energie Multimediali e Dedalo
Ingegneria e propone di realizzare un'arena mobile da 1.600
spettatori che, appena concluso lo spettacolo, grazie ad un
pratico sistema di ruote e braccia pieghevoli, vede platea e
tribune "richiuse" sino ad occupare uno spazio minimo pari
alla perdita di 40 posti auto. Il costo dell'operazione si
aggira sui 500 mila euro. E l'arena potrebbe diventare
operativa per la primavera-estate del 2009.
Il progetto è stato presentato dal promoter Massimo Sabatino
di Energie Multimediali - attivo in città con trante
proposte di livello nel campo dei festival e delle rassegne
musicali, la scorsa estate ha portato al Priamàr il mito
Patty Smith, la "sacerdotessa del rock", nell'ambito della
prestigiosa rassegna "Just like a Woman" - e da Dedalo
ingegneria di Giuseppe Olcese ed Enzo Galliano, società di
ingegneria e urbanistica nata nel 1996 e insediata nel cuore
della Vecchia Darsena, in largo delle Coffe. Lo studio di
fattibilitàè stato oggetto ieri mattina di una lunga
riunione tenuta in Comune, alla quale hanno partecipato il
sindaco Federico Berruti, l'assessore ai lavori pubblici
Livio Di Tullio e l'assessore alla cultura Ferdinando
Molteni, oltre ai proponenti.
Il progetto si basa sull'utilizzo delle cosiddette tribune
"telescopiche" inventate e costruite dall'azienda Bertelè di
Lurago d'Erba in provincia di Como. La società ha effettuato
nei primi anni Sessanta le prime forniture alla Federazione
italiana di atletica leggera ed è specializzata in
particolare nelle forniture sportive. Una struttura simile è
presenta a Cortina d'Ampezzo, nella piazza centrale, e in
quel caso le strutture telescopiche sono addirittura
nascoste, quando non utilizzate, in una nicchia ricavata
appositamente.
Nel caso di Savona le tribune telescopiche sarebbero
semplicemente richiuse - o ripiegate, per usare termini
comprensibili, grazie ad un particolare sistema di ruote e
braccia snodabili - in modo da occupare uno spazio molto
ridotto, pari come detto a 40 posti auto. Durante gli
spettacoli - ma solo ed esclusivamente in quell'occasione -
palco, platea e tribune occuperebbero invece lo spazio di
289 posti auto sui 910 presenti in piazza del Popolo.
L'arena sarebbe in grado di ospitare - oltre al palco,
dietro al quale è prevista una batteria di camerini - una
platea da 600 posti e tribune in tre blocchi per 962 posti,
per un totale di 1562 posti a sedere. A fianco del palco
troverebbe posto l'area di manovra e parcheggio per i camion
di servizio allo spettacolo, oltre ai già citati camerini -
quattro più uno per lo staff - e il bar. Finito lo
spettacolo, le tribune chiuse e tutte le altre strutture di
servizio troverebbero posto dietro al palco stesso,
restituendo al suo uso quotidiano gran parte dello spazio
occupato.
Quella di ieri è stata naturalmente solo la prima riunione
sul tema, convocata per prendere visione del progetto
presentato dai privati e per un primo giro d'orizzonte
sull'argomento. È certo che parte da un'esigenza reale della
città, quella di avere uno spazio da destinare ai grandi
eventi: l'arena estiva al Priamàr, così come il teatro
Chiabrera, tengono al massimo 700 spettatori.
L'amministrazione Berruti , però, dovrà effettuare ora una
serie di approfondimenti di tutti gli aspetti, sia tecnici,
sia finanziari, dell'operazione.
An. Gran.
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