VIVACI POLEMICHE IN COMMISSIONE NEL CENTROSINISTRA

Viabilità, dietrofront al veleno

Casalinuovo attacca Di Tullio: «L’assessore ha fallito, paghi di tasca sua»
 
ERMANNO BRANCA  LA STAMPA
SAVONA
Viabilità di Villapiana, dietrofront e polemiche. Nemmeno l’annuncio del ripristino del doppio senso in via San Lorenzo è servito a sedare gli animi della maggioranza di centrosinistra che ieri pomeriggio ha dato vita a uno spettacolo pirotecnico in Commissione consiliare. L’assessore alla Viabilità Livio Di Tullio ha confermato il parziale ritorno al passato con la revoca del senso unico di via San Lorenzo per ridurre l’inquinamento da benzene registrato dall’Arpal in via Torino. A quel punto si sono scatenate le polemiche proseguite per due ore, fino a quando l’Arpal ha suggerito l’adozione di misure drastiche sugli impianti di riscaldamento e sul traffico per ridurre l’emissione di inquinanti in atmosfera.
Il consigliere Giuseppe Casalinuovo è entrato a «gamba tesa» sull’assessore Di Tullio invitandolo a pagare di tasca l’insuccesso della sperimentazione: «Abbiamo sprecato tempo e denaro quando anche i bambini capivano come sarebbe finita a Villapiana. Sia messo a verbale che chiedo il conteggio dei costi della sperimentazione, con lo studio della Tau, la segnaletica nuova e tutto il resto. E visto che ha sbagliato, propongo che i soldi vengano detratti dall’indennità di Di Tullio».
Alcuni compagni di partito sono venuti prontamente in soccorso all’assessore. Reginaldo Vignola ha detto: «Non sono d’accordo. Ogni esperimento è utile per acquisire dati. Bisognerebbe provare a cambiare anche in altre zone della città. E non dimentichiamoci che anche gli abitanti di via Fontanassa stanno raccogliendo le firme perchè non sono affatto contenti dell’aumento di traffico provocato dal nuovo tunnel». Claudio Strinati ha criticato il consigliere Casalinuovo ed è scoppiato un vivace battibecco concluso dall’ex della Margherita così: «Credi di poter fare il prepotente perchè sei avvocato?». Altra polemica del socialista Roberto De Cia che ha lasciato l’aula stizzito: «Me ne vado. Tornerò quando si potrà discutere serenamente».
A Sergio Lugaro di Rifondazione comunista sono bastate poche parole: «Prendo atto che l’assessore ammette di aver sbagliato...». E subito Di Tullio ha reagito: «Non so che film hai visto. Ho detto da subito che se c’era inquinamento, si tornava indietro». Anche Federico La Rosa dei Comunisti italiani non ha risparmiato critiche: «Si è capito da subito che questa viabilità avrebbe creato problemi a Villapiana. Per fortuna era una sperimentazione. Ora si tornerà indietro ma non capisco perchè non vengano effettuati i rilevamenti anche in via Don Bosco, via Robatto e via Venezia. Un errore enorme è stato poi quello di istituire la zona disco a Villapiana». Anche il consigliere Udc ha bacchettato la giunta e ha espresso forti perplessità sulla zona disco di via Torino. Dopo un vivace battibecco fra i rappresentanti del Comitato di Villapiana e il comandante dei vigili, ha chiuso Di Tullio bacchettando i suoi consiglieri: «A differenza di Casalinuovo e La Rosa io non sono un esperto di traffico e quindi ascolto il parere dei tecnici».
27 Febbraio 2008

Mobility manager in arrivo

l «mobility manager» alla fine verrà assunto dal Comune e avrà anche tre aiutanti. Questa la linea che il sindaco Berruti ha fatto passare in giunta mattina, spiegando ai suoi assessori che «la viabilità è una materia troppo importante per essere affrontata con grande impegno ma in maniera non professionale».
Il sindaco è poi è entrato nel dettaglio della decisione: «I problemi del traffico influenzano in modo determinante la qualità della vita di una città come Savona che in prospettiva futura sarà interessata sempre più dall’espansione dei traffici commerciali del porto e dal terminal passeggeri di Costa. E’ necessario quindi che un tema cruciale come quello del traffico venga affrontato da un professionista che ci aiuterà anche a redigere alcuni adempimenti come il Piano del traffico, il Piano parcheggi e quello della mobilità».
In giunta c’è poi stato dibattito sulle modalità di assunzione di questo specialista. Alcuni avrebbero preferito che ad accollarsi l’esperto fosse l’Acts ma alla fine ha prevalso la tesi del sindaco.
«Saranno il segretario e il direttore generale del Comune a dover individuare le modalità di inquadramento del mobility manager e anche le risorse per assumerlo. Inoltre riteniamo che sarà necessario costituire un nuovo ufficio in cui il manager sarà affiancato da un funzionario dell’Urbanistica, uno dei vigili urbani e uno dell’Ufficio tecnico. In questo modo il manager sarà costantemente collegato ai settori del Comune coinvolti dalle decisioni che verranno assunte sul traffico».