IL SECOLOXIX |
QUARANTOTTO ORE di sciopero anche in porto a Savona per
protestare contro il susseguirsi di infortuni in banchina
(l'ultimo l'altra notte è costato la vita a un operatore
genovese impegnato nelle operazioni di scarico dei container
al Sech di Voltri) e richiedere che i devreti attuativi
della legge 123 siano approvati con la massima urgenza.
Da questa mattina alle 7 fino alla stessa ora di lunedì i
lavoratori del porto savonese si asterranno da ogni
attività, come indicato da Filt Cgil, Filt Cisl e
Uiltrasporti. «Quanto accaduto all'operaio della Culmv
Fabrizio Cannonero - sottolinea il presidente dell'autorità
portuale Rino Canavese - è un grande dolore anche per la
comunità portuale savonese. Dobbiamo lavorare ancora per
applicare le indispensabili misure di sicurezza e tutela di
chi lavora negli ambiti portuali. Dalla scorsa estate, siamo
impegnati ad arrivare alla certificazione di tutte le
attività portuali al fine della sicurezza».
Il riferimento di Rino Canavese è all'applicazione
dell'accordo siglato nell'aututnno del 20007 tra il Porto e
l'Inail che sancisce la collaborazione fra i due soggetti
con l'obiettivo di sviluppare un progetto rivolto a
migliorare la salvaguardia di chi opera in ambito portuale
anche attraverso delle linee guida ed iniziative di
formazione. Secondo le previsioni, a fine anno dovrebbero
essere completate le procedure di certificazione di tutte le
operazioni portuali, di cui è la Culp la naturale
interfaccia. «C'è lìimpegno di questa amministrazione
portuale - assicura il presidente Canavese - a
sensibilizzare sempre di più le imprese sulle regole di
sicurezza».
E proprio per questo motivo poco più di due mesi fa (era il
dicembre 2007) è stato firmato un protocollo d'intesa tra
Autorità portuale e organizzazioni sindacali che ha portato
alla costituzione di un nucleo permanente di verifica e
controllo in ambito portuale composto da personale della
Capitaneria di porto e della stessa Autorità portuale.
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