caffè
IL SECOLOXIX
NEL GIORNO in cui molti bar in tutta la città portano il prezzo del caffè al banco a 90 centesimi, c'è anche chi va in controtendenza.
Forse per sfida verso un "cartello di bar" come viene definito dalla stessa Confesercenti, forse per fare la voce fuori dal coro o anche per andare incontro alle esigenze della gente.
E tra i baristi "obiettori", cioè fra quelli che non si sono adeguati all'aumento ci sono anche alcuni bar del centro di Savona, dove invece il passaggio ai 90 centesimi (1.800 delle vecchie lire!) è stato praticamente generalizzato.
E proprio tra chi non ha adottato la nuova tariffa, spicca il Savona bar di Roberto Marino, che ha portato il prezzo della tazzina da 80 a 70 centesimi, abbassandolo ulteriormente, andando nel senso opposto a gran parte dei colleghi.
Sempre tra coloro che non hanno portato il caffè a 90 centesimi ci sono anche il Caffè Decò di Piazza del Popolo, dove la tazzina costa 80 cent come al bar Carletto di via Paleocapa (angolo piazza del Popolo) e il Benzi di via XX Settembre, dove costa 70.
In corso Italia, caffè a 75 centesimi nel bar Golden di fronte al vecchio ospedale, mentre più avanti verso la piazza del Comune il prezzo è di 80 cent sia nella caffetteria San Michele che nel bar Splendid. "Molte persone consumano caffè più volte al giorno, magari durante il lavoro e quindi non ci sembrava giusto aumentarlo - dice Gamal Mohamed Abou Riad, conosciuto come Gimmy dello Splendid - Non solo, abbiamo pensato anche ad una forma di abbonamento a trenta caffè, con la quale il costo unitario scende a 60 centesimi".
Caffè a prezzo ridotto anche nel "My bar", in via Paleocapa 12 R (prezzo 80 centesimi) e poco distante a 75 cent, nel Bar dei Portici. "Nonostante i costi per noi siano molto elevati, abbiamo preferito continuare a tenere il prezzo basso", dicono alcuni commercianti.
Anche il presidente provinciale della Confesercenti, Franco Zino, è contrario all'aumento della tazzina di caffè e afferma: "Penso che aumentare il caffè sia stata una cosa sbagliata, in un momento di crisi. Sono a conoscenza che alcuni bar hanno fatto cartello per concordare il prezzo di 90 centesimi per la tazzina, ma secondo me è sbagliatissimo perchèè vietato dalla legge.
E poi anche se i costi in generale sono aumentati non per tutte le cose è uguale, e a me risulta che il costo del caffè dal grossista per adesso non sia cresciuto.
Tutto questo non significa che ogni aumento sia senza motivo: perché molti prodotti hanno subito ritocchi dei prezzi e quindi è giusto adeguarsi".
Mario Schenone