19 Febbraio 2008 LA STAMPA

Un turismo sempre più mordi e fuggi

Si registra un leggero aumento degli arrivi
ma calano le presenze con vacanze più brevi
ERMANNO BRANCA
SAVONA
Bilancio in sostanziale pareggio per il turismo savonese che guadagna leggermente nel numero degli arrivi (0,13%) e perde qualcosa in più nelle presenze (1,39% in meno). Il movimento complessivo è invariato ma continua il fenomeno di erosione delle presenze legato alla riduzione dei periodi di vacanza e alla chiusura di tante strutture ricettive. Il turista tipico che frequenta la provincia di Savona è all’80% italiano e quasi sempre proviene da Milano e Torino. Gli stranieri sono ancora una minoranza e pare comunque che puntino soprattutto sull’outdoor che sta dando ottimi risultati a Finale con la mountain bike, nell’entroterra di Albenga nonchè a Bardineto e Calizzano grazie alle proposte enogastronomiche. Questo il quadro che emerge dalle statistiche presentate ieri mattina dall’assessore al Turismo della Provincia Carlo Scrivano e dall’albergatore Massimo Parodi, vicepresidente del Sistema turistico locale.
«Crescono leggermente gli arrivi mentre le presenze segnano un calo rispetto al 2006 - osserva l’assessore Scrivano -. Con 1 milione e 60 mila arrivi e 5 milioni e 893 mila presenze il turismo conferma comunque il ruolo di traino dell’economia savonese. Esistono poi alcune eccezioni positive nelle località di Varazze (1,8%), Vado(12%), Bergeggi (46,6%), Spotorno (4,6%), Finale(6,9%), Albenga (0,9%) ed Andora (1,3%). Solo il 18,5% delle presenze è costituito da stranieri mentre il restante 81,5% deriva da turisti italiani. I dati a nostro modo di vedere risentono della crisi generale che ha indotto gli italiani ad accorciare le vacanze e alla chiusura di importanti alberghi».
Scendendo nel dettaglio dei comprensori turistici, si rileva che l’area compresa fra Varazze e Vado Ligure chiude con un +3,61% negli arrivi e un -0,65% nelle presenze con un interessante incremento nelle presenze straniere, pari al 4,39%, corrispondenti a 133 mila pernottamenti. La zona che va da Bergeggi a Finale cresce del 2,30% sugli arrivi del + 5,97 sulle presenze, dato sostanzialmente omogeneo sia per gli italiani che per gli stranieri. In particolare traina Finale con il 7% di arrivi e presenze. Un risultato legato alla valorizzazione del patrimonio naturalistico dell’entroterra grazie alle mountain bike e in particolare al «down hill».
In perdita Loano e Pietra mentre sono in crescita Alassio e Borgio Verezzi.
L’albergatore Massimo Parodi prova a individuare le possibili azioni per far crescere il turismo: «Intanto partiamo da una base valida che non deve essere sprecata. Le spiagge e il turismo italiano continuano a rappresentare il nostro punto di forza. Il resto deve essere calibrato con attenzione per non sprecare risorse ed energie inutilmente. Un ritorno positivo lo notiamo ad esempio grazie alla crociere. Non tanto per i turisti che si fermano, quanto per la pubblicizzazione di Savona su milioni di cataloghi che Costa distribuisce in ogni parte del mondo». Parodi lancia poi un’ipotesi di lavoro: «Si potrebbe puntare sui pacchetti turistici ma prima bisogna pagare una compagnia low cost che garantisca voli charter su Albenbga. Un investimento che costa 8 mila euro ogni ora di volo ma che darebbe buoni risultati».
 

 
 
19 Febbraio 2008

Finale decolla con le Manie
Boom di stranieri a Varazze

  Il bilancio 2007 del turismo provinciale va in archivio con il «boom» di arrivi e presenze nei piccoli borghi dell’entroterra, che hanno messo a segno incrementi percentuali anche a quattro cifre, mentre hanno segnato il passo le mete più elitarie della costa, nelle quali il mercato è ormai prossimo alla saturazione.
Se, in valori assoluti, Alassio si conferma il motore dell’economia turistica provinciale, superando quota 180 mila arrivi, seppure con una leggera flessione (-2,5%) rispetto al 2006 e un milione di presenze (-2,8%), in termini percentuali, l’exploit più significativo è quello registrato da Osiglia ( 504 residenti) che, rispetto al 2006, può vantare un aumento di oltre il 1000% sul fronte degli arrivi (da 27 a 323 visitatori) e del 676% nelle presenze (da 106 a 823).
La piccola località dell’alta Val Bormida deve il suo successo soprattutto ai turisti italiani, mentre Vezzi Portio ha puntato in prevalenza sul mercato straniero che ha garantito un +575% negli arrivi e un +670% nelle presenze, ma il borgo del Finalese ha visto anche crescere del 363% gli arrivi e del 111% le presenze «nazionali».
Tra le mete più gettonate dagli stranieri figurano anche Arnasco (+360% negli arrivi e +403% nelle presenze), Cisano sul Neva (+385% e +238%), Pontinvrea (+280% e +327%) e Castelbianco (+118% e +182%). Ha invece triplicato i visitatori italiani Castelvecchio di Rocca Barbena che ha anche registrato un aumento del 152% nelle presenze.
Tra le località balneari, Finale Ligure ha segnato un +6,7% di presenze italiane e un +7,9% di presenze straniere, per un totale di 6,9% giornate di presenza in più, mentre Bergeggi ha visto crescere del 67% le presenze complessive, merito soprattutto degli stranieri (+259%). Boom degli stranieri anche ad Albisola Superiore (+20%), Celle Ligure (+15%) e Varazze (+14%). La Corsica Ferries fa bene a Vado Ligure che ha incrementato del 721% le presenze degli stranieri e del 12% quelle totali. In flessione, invece, la zona tra Pietra e Loano.