Retromarcia sbagliata” LA STAMPA
Il ritorno all’antico per la viabilità di
Villapiana merita qualche breve considerazione.
Stiamo ai fatti. Nel 2005 si realizzò uno studio dell’Apat che inserì via San
Lorenzo e le vie limitrofe tra le più inquinate tra quelle considerate in tutta
Italia. Certamente molte altre zone sono nelle stesse condizioni, ma questa era
l'unica segnalazione per Savona.
Si tratta di un’analisi svolta in modo rigoroso e scientifico, per tutto il
tempo necessario. Inoppugnabile e incontestabile. Una bella mazzata per i
residenti in quelle vie, già messi a dura prova dal rumore, dai pericoli e dai
numerosi incidenti. Finalmente, e positivamente, l’amministrazione comunale
attenua (almeno in parte) con il senso unico questo calvario e affronta il nodo
di piazza Saffi.
Dopo pochi mesi, contrordine. Non perché i tecnici consultati e i vigili urbani
abbiano ravvisato particolari gravi problemi; anzi, si riscontra una netta
diminuzione di incidenti. E quindi? Avendo le centraline di rilevamento sforato
i limiti in via Torino si torna frettolosamente all’antico, cioè al problema da
cui si è partiti. Quindi l’inquinamento non è accettabile, per sensibilità
ambientalista, in una zona, ma va bene (e in quale quantità!) in via San
Lorenzo?
Osservo inoltre che non si è proceduto,
come sarebbe stato scientificamente opportuno, a rilevare l’inquinamento negli
stessi giorni anche in via san Lorenzo, in modo da poter disporre di un
confronto.
La rilevata diminuzione di incidenti non è stata considerata. Infine, si
rinuncia ad oltre 80 parcheggi. Tornare indietro è, quindi, del tutto illogico:
se si tutela con giusta sollecitudine un gruppo di cittadini, gli altri cosa
devono pensare? Di essere di serie B, oppure che, essendo da anni abituati a
convivere con le polveri sottili (causa di infarti e tumori), sono diventati
degli o.g.m., immuni e vaccinati? Bisogna per forza costituire comitati e
minacciare esposti per ricevere attenzione? Questa sperimentazione andava difesa
meglio, facendosi suggerire dai tecnici i correttivi necessari, ipotizzando, ad
esempio, il bypass attraverso il parcheggio. Così invece si corre il rischio di
usare due pesi e due misure.
Abbiamo rivisto un brutto film: i comitati e i commercianti protestano con
l’aiuto dei consiglieri comunali di pronto intervento, l’amministrazione si
adegua, i comitati ringraziano. E’ uno dei pessimi circoli viziosi nei quali,
per la crisi della politica, stiamo tristemente avvitandoci: l’amministrazione
pubblica non ne esce certo rafforzata.
Per la viabilità a Savona c’è davvero bisogno di un colpo d’ala, che non può che
venire da un centro studi di alto livello, professionalità e tecnologia. Le
questioni del traffico nella nostra città sono troppo serie e complesse per
essere gestite con improvvisazione e senza programmazione, dato che, per di più,
vanno davvero seriamente coniugate le esigenze della mobilità con quelle della
salute e della sicurezza. Di tutti. Le vicende del fare e disfare a Villapiana
insegnano come non si deve procedere.
Sergio Tortarolo Ex Sindaco di Savona