Vado, svolta sulla piattaforma ma l'opposizione annuncia ricorsi
accordo di massima in conferenza dei servizi
Firmata la convenzione con Maersk per il progetto. Illarcio: atti di giunta da invalidare
IL SECOLOXIX
TRE ORE DI CONFRONTO, a tratti anche teso, per far arrivare in porto un primo accordo all'interno della Conferenza dei servizi referente. Gli organismi che si sono incontrati ieri mattina hanno deciso di confermare le delibere dell'ultimo Comitato portuale in cui era stato dato mandato al presidente dell'Autorità portuale, Rino Canavese, di coordinare i miglioramenti da apportare all'accordo di programma che lega la realizzazione della piattaforma container della Maersk con gli interventi di riqualificazione urbana. Un "via libera" che ha permesso a Canavese di sedersi al tavolo davanti ai rappresentanti dell'associazione temporanea di imprese formata da Apm Terminal (Maersk), Grandi Lavori, Fincosit e Technital, per firmare la convenzione e avviare la progettazione definitiva dell'opera.
Ieri mattina il sindaco di Vado, Carlo Giacobbe, il vicesindaco Monica Giuliano e l'assessore all'urbanistica Pietro Bovero hanno concordato con l'assessore regionale all'urbanistica, Carlo Ruggeri, accompagnato dai responsabili dei settori ambiente e opere pubbliche della Regione, con l'assessore provinciale, Roberto Peluffo, e con il presidente Canavese di sbloccare la progettazione della piattaforma e delle opere a terra per poi valutarne il possibile impatto sull'ambiente e verificarne le opportunità occupazionali.
«La conferenza dei servizi - spiega Giacobbe - è servita per verificare gli aggiornamenti e approfondire le risposte alle questioni ambientali sollevate dai vadesi. In particolare esamineremo i dati sull'inquinamento atmosferico, su quello acustico e sugli influssi sulla circolazione della acque, nonché sull'impatto visivo della piattaforma. L'elaborazione del progetto definitivo permetterà di verificare anche le soluzioni costruttive e l'organizzazione del lavoro. A questo fine abbiamo convenuto che l'Autorità portuale sottoscrivesse la convenzione con Maersk perché si possa andare avanti su questa strada. Siamo nel pieno di un percorso, la firma della convenzione non è l'arrivo e non significa l'avvio dei lavori».
«Stiamo facendo grandi passi avanti - ha aggiunto Bovero -, non mancano le difficoltà e le posizioni distanti su alcuni punti, ma il lavoro sta viaggiando rapidamente».
Subito dopo i primi accordi tecnici, però, si infiamma già la battaglia politica. Appena arrivata la notizia della conclusione positiva della riunione della conferenza dei servizi tra Comune di Vado, Provincia, Regione e Autorità portuale, e appena firmata la convenzione tra Autorità portuale e Maersk per dare il via alla progettazione definitiva del terminal container si sono scatenate le reazioni degli oppositori.
«A noi sembra che ci sia malafede contrattuale - attacca Enrico Illarcio, consigliere del Gruppo delle firme -. La maggioranza sta firmando atti importanti sapendo di essere sub-judice a causa della nomina ad assessore di Bovero, ex avversario del sindaco alle ultime elezioni. Noi abbiamo già pronto un ricorso, anche sulla base di sentenze del Consiglio di Stato che hanno già condannato casi analoghi. Per noi la partecipazione di Bovero in giunta potrebbe far annullare tutti gli atti successivi alla sua nomina».
Illarcio si riferisce alla sentenza numero 209 emessa dalla quinta sezione Consiglio di Stato il 23 gennaio 2007. Il procedimento riguardava un caso diverso (un assessore che era stato rimosso dal sindaco), ma secondo l'opposizione si può assimilare al caso di Vado.
Secondo Illarcio, la giunta Giacobbe avrebbe dovuto presentare un nuovo programma per permettere l'ingresso in giunta di Bovero, che alle elezioni si era presentato con un programma differente.
Giovanni Vaccaro


22/02/2008