Ligresti vuole l’area alberghiera
 
[FIRMA]AUGUSTO REMBADO LA STAMPA
LOANO
Una società del Gruppo Ligresti è interessata all’acquisto dell’operazione immobiliare, da circa 70 mila metri cubi, nella zona turistica delle Vignasse a Loano. Ci sono stati contatti fra emissari del gruppo ed il pool d’imprenditori locali che si appresta, dopo un iter durato oltre vent’anni, a realizzare 8 nuovi interventi turistico-ricettivi. Non ci saranno seconde case, ma solo nuove strutture, per metà alberghi di tipo tradizionale e per l’altra metà residences.
L’ingegner Salvatore Ligresti, presidente onorario di Fondiaria del gruppo Sai, è uno dei maggiori imprenditori italiani. E’ già suo il progetto del nuovo porto turistico di Loano. L’acquisto dell’operazione garantirebbe proprio alle spalle del mega-porto un serbatoio di circa 1500 posti letto realizzati in un comparto tutto nuovo. Per realizzare tutti i comparti ci vorranno, secondo alcuni calcoli da 70 a 80 milioni d’euro.
La trattativa potrebbe concludersi senza un accordo anche perchè il gruppo Ligresti sarebbe interessato solo a subentrare all’intero Piano del nuovo comparto delle Vignasse e non a singoli lotti. I tempi per un accordo si riducono anche perchè a marzo potrebbe esserci la firma della fideiussione bancaria da parte degli imprenditori, tutti del Ponente, che darà il via al mega-progetto. I privati dovranno impegnarsi a garantire le opere d’urbanizzazione per un valore di circa 2,5 milioni di euro. Previsto fra l’altro un tratto di Aurelia-Bis fra l’ex area del gas e l’area sottostante a monte Carmelo, oltre a servizi, campi da tennis, posteggi, illuminazione pubblica ed altro.
Il progetto riguarda un’area di 110 mila metri quadri al confine con Pietra, in cui saranno costruite da privati otto strutture ricettive tra alberghi e residence. L’intervento (variante al Piano regolatore generale, zona T1) prevede l’edificazione di tre alberghi tradizionali, di tre residence e di due strutture miste per quasi 1500 posti letto, con recupero di manufatti come l’ex colonia La Quiete, per un totale di 65-70 mila metri cubi. I volumi degli edifici, tutti dotati di piscina, varieranno da un minimo di 2 mila e 300 metri cubi ad un massimo di 13 mila e 800. Il progetto iniziale è stato disegnato ed esaminato per la prima volta nell’85.
La prima approvazione risale al febbraio dell’86. A sollevare riserve di carattere urbanistico ed estetico era stata dai banchi dell’opposizione Lucia Fantuzzi, architetto, deceduta prematuramrente pochi anni fa. Alberghi e residence saranno a quattro stelle e dovranno riservare agli spazi comuni (cucina, bar-ristorante, palestra, sala congressi) una superficie tripla rispetto ai limiti di legge. Saranno recuperate le vecchie «crose» (piccole vie interpoderali chiuse fra muretti a secco) e le strutture saranno dotate di spazi per convegni e congressi. Nel progetto iniziale, gli edifici erano più numerosi e di minore dimensione.
Mantenendo la stessa volumetria alcuni sono stati accorpati, favorendo la sostenibilità economica dell’intervento e migliorando la presenza di verde sino a 22 mila metri quadri. Il progetto includerà gli impianti del tennis club, che diventeranno pubblici, e due nuove aree verdi all’inizio e alla fine della vecchia via Vignasse. Previsti anche interventi alla viabilità, con la realizzazione di una strada di 750 metri che correrà, parallelamente alla via Aurelia, a monte della zona turistica.