LA CORSIA è preferenziale, ma per chi vuole sorpassare.
Anche a Savona sono molti, troppi gli automobilisti e i
centauri indisciplinati che non rispettano i percorsi
riservati ai mezzi pubblici.
Dopo il recente tragico caso di Milano - con lo scontro fra
un bus e un tram provocato dalla brusca manovra di un suv -
Il Secolo XIX ha scoperto che anche in città il mancato
rispetto della corsia gialla crea spesso pericoli,
soprattutto ai passeggeri dei bus.
Sono proprio dagli autisti dell'Acts a delineare un quadro
non certo confortante. «La preferenziale? E' una corsia di
lancio per i furbi - scuote la testa Furio Lavagna, da 28
anni alla guida dei bus - ormai questo comportamento è
radicato nella mentalità di molti automobilisti che spesso
sono indisciplinati e menefreghisti, perché sanno che tanto
hanno l'impunità».
«Quelli che non la invadono completamente - prosegue Lavagna
- vanno a cavallo della riga gialla , ma per i bus è la
stessa perché non si può passare. Finora, per fortuna e per
abilità, non mi è mai successo niente di grave, ma spesso
siamo costretti a brusche frenate e considerando che molti
nostri passeggeri sono anziani, c'è sempre il rischio che
qualcuno si faccia davvero male».
«Condivido questa tesi - gli fa eco il collega Vittorio
Abate - le corsie preferenziali sono poco rispettate e in
genere c'è abbastanza indisciplina». «Abbastanza è un
eufemismo, ci vorrebbe più presenza delle forze dell'ordine
- ribatte Corrado Santorello - ci tagliano la strada e siamo
costretti a brusche frenate, le cadute dei passeggeri sui
bus sono frequenti».
«Ci tagliano la strada oppure addirittura si parcheggiano
sulle preferenziali e noi per rispettare gli orari siamo
costretti a fare le gimcane fra le auto», - spiega Giampaolo
Garassino, che poi racconta un episodio curioso. «Tempo fa -
dice - un signore aveva appena parcheggiato la macchina
nella corsia preferenziale in via Boselli, vedendomi
arrivare col bus mi ha fatto cenno con la mano, come a dire
"mi scusi, la levo subito". Infatti è risalito in auto, ma
solo per mettere le quattro frecce, poi è sceso».
Proprio via Boselli è considerata dai conducenti degli
autobus un'autentica jungla: auto in doppia fila, vetture
che scartano e invadono la preferenziale, rischio di
incidenti sempre altissimo. In via Niella invece, gli
autisti segnalano che la preferenziale finisce in un dehor.
Anche i tassisti evidenziano il problema, ma spiegano che la
colpa è spesso di chi lascia l'auto in doppia fila: «In via
Giacchero, Niella e in via Boselli se non ci fosse la
preferenziale non si passerebbe neanche», afferma Maurizio
Bovero. Il collega Fabio Trevisan aggiunge: «Qualche furbo
c'è sempre, ci tagliano la strada o girano senza guardare
come in via Au Fossu». Più ottimista Silvio Calcagno: «Il
problema delle preferenziali è un altro: sono poche». E gli
automobilisti cosa dicono? «»Molti sono indisciplinati,
passano sulla corsia bus per evitare le code - sostiene
Benedetto Ciccarelli - il problema c'è specie nelle vie dove
le auto si mettono in doppia fila». Sul banco degli imputati
anche i centauri.
Marco Gervino
Aloi:
«Il problema sono le auto parcheggiate in doppia
fila» |
il
comandante della polizia municipale |
Esclusa la possibilità di aumentare il
numero delle preferenziali: «Gli spazi
sono limitati». Ipotesi cordoli da non
escludere
18/02/2008
IL PROBLEMA? Quando si parla di corsie
preferenziali è da ricercare nelle auto
parcheggiate in seconda fila.
Il comandante della polizia municipale
Igor Aloi spiega così il problema del
mancato rispetto della corsia
preferenziale da parte di molti
automobilisti e motociclisti savonesi.
«In tutta obiettività - dice - sono di
sicuro utilizzate impropriamente quando
c'è la presenza di veicoli in seconda
fila, è chiaro che in quelle condizioni
il traffico si riversa sulla corsia
degli autobus».
«Il problema c'è? prosegue - e si
interviene soprattutto sulla seconda
fila che favorisce questo comportamento
e comunque le violazioni al codice
vengono accertate e punite». Aloi
rispedisce al mittente le accuse di
scarsa presenza sulla strada portate
avanti da qualche autista di bus: «La
vigilanza c'è eccome, se qualcuno si
lamenta ce lo faccia presente in modo
circostanziato».
Circa la scarsità di corsie
preferenziali a Savona invece il
comandante spiega: «Nella nostra città
gli spazi sono quelli che sono, non
credo se ne possano creare delle altre
in alcune circostanze, per evitare le
invasioni delle auto, sarebbero validi i
cordoli divisori, considerando però che
in molti punti ci sono immissioni
stradali e non si potrebbero
installare».
Senza considerare i rischi che i cordoli
comportano.
«In effetti - aggiunge il comandante
della polizia municipale - ci sono
diverse opinioni a riguardo, alcuni li
ritengono pericolosi per i motocicli, ma
comunque su questo punto ci si può
tranquillamente ragionare».
I cordoli garantirebbero meno abusi
sulle corsie preferenziali ma in molti
casi impedirebbero il superamento delle
auto in seconda fila. Congestionando
ulteriormente il traffico.
M. G.
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