Controlli nei cantieri edili«Irregolare il 70 per cento» IL SECOLOXIX
nei guai romeno che simula infortunio
Sanzioni per 22 mila euro: la piaga del lavoro nero. Operai denunciati
CHE SIA L'EDILIZIA il settore più a rischio per lavoro nero e sicurezza non è certo una novità.
E' nell'edilizia che si nascondono il maggior numero di irregolarità e impiegati "fantasma", sconosciuti agli istituti previdenziali, oltre che un grandissimo numero di gravi rischi quotidiani per chi ci opera.
L'ultima tornata di controlli di Ispettorato del lavoro e carabinieri lo ha confermato in modo drammatico.
Un dato su tutti chiarisce l'entità del fenomeno: su dieci ditte controllate negli ultimi giorni da ispettori e militari solo tre sono risultate completamente in regola, mentre a carico delle altre sette sono state trovate irregolarità di vario tipo.
«E' la triste conferma che siamo ancora di fronte ad un settore ad altissimo rischio sotto tutti i punti di vista - dice il tenente della compagnia carabinieri di Savona, Giuseppe De Angelis - Questi dati hanno riguardato dieci ditte prese in esame nel savonese, nell'albisolese e nell'entroterra di Stella, ma sono in linea con i riscontri nei mesi scorsi nelle altre zone della provincia di Savona dove i controlli sinergici di Ispettorato del lavoro e Arma dei carabinieri si sono svolti».
In concreto il blitz ha evidenziato un 70% di ditte irregolari che comunque lo si legga, anche posto che in alcuni casi si tratti di irregolarità non gravi, è un dato inquietante. Complessivamente sono scattate 18 sanzioni per complessivi 22 mila euro di multa. Si va dai caschi non indossati, alla mancanza delle dotazioni di sicurezza, all'irregolare compilazione del libro matricole, all'omessa presenza della documentazione del cantiere (cartellonistica, per esempio), persino all'omessa partecipazione alle visite mediche necessarie per attestare la buona salute dei lavoratori.
Capitolo a parte quello sui lavoratori in nero: ne sono stati trovati cinque "totali" e altri solo parzialmente regolari (con matricole non del tutto compilate e corrette). Per questi i datori di lavoro sono stati segnalati e denunciati.
Ma la novità vera di questa battuta di controlli è che ad essere denunciati non sono stati solo i titolari delle imprese ma anche gli operai stessi.
Il caso più clamoroso è quello di uno romeno, regolarmente residente a Savona, che su segnalazione del datore di lavoro è stato denunciato per tentata truffa e simulazione di infortunio sul cantiere. In sostanza ha cercato di far passare una lesione procuratasi fuori dal lavoro, e valsa una prognosi di ben 40 giorni, come infortunio sul lavoro. Una simulazione con il chiaro scopo di riscattare il rimborso dell'Inail e pure la malattia per stare a casa pagato. Ma da un controllo incrociato, grazie ad alcune testimonianze, i militari hanno scoperto il raggiro e l'uomo è stato denunciato. «In realtà la lesione se l'era procurata cadendo la sera prima davanti ad un locale».
In un altro caso il titolare albanese di un'impresa edile di Stella è stato denunciato per omissione delle visiste mediche per i propri dipendenti e omissione nella frequentazione dei lavoratori dei corsi di aggiornamento per la sicurezza (la cosiddetta 626). Queste mancanze, che magari possono sembrare più formali che di sostanza, in realtà sono pesantemente sanzionate e valgono come gravi precedenti in caso di denuncia.
«Ma i nostri controlli continuano - spiegano i carabinieri - e soprattutto è importante che gli stessi datori di lavoro collaborino con le istituzioni al fine di evitare rischi per gli operai perché nel campo edile la prevenzione è tutto e non farla può significare pentirsi amaramente dopo».
Dario Freccero