Vado container   IL SECOLOXIX
 
L'ASSEDIO DEI container si č materializzato in piena notte e, al mattino, č esplosa la protesta degli abitanti di Portovado. Neanche a farlo apposta, il giorno dopo la firma della convenzione tra l'Autoritą portuale di Savona e l'associazione temporanea di imprese formata da APM Terminal, Grandi Lavori Fincosit e Technital, che ha dato formalmente il via alla progettazione definitiva della piattaforma container, gli abitanti della borgata vadese sono stati svegliati alle due di notte a causa del rumore provocato dalle operazioni di stoccaggio di oltre 1600 container nel piazzale, normalmente adibito a parcheggio dei camion, presso la Sms Baia dei Pirati.
Poco dopo la mezzanotte č approdata a Portovado la nave "Ever Ursula", carica di quasi tremila teu: un carico eccezionale causato dai problemi degli scali di Voltri e Marsiglia. Normalmente i container vengono stoccati nei piazzali all'altezza del confine con Bergeggi, in una zona disabitata. Invece, proprio a causa dell'eccezionalitą dello sbarco, č stato necessario utilizzare l'area vicina alle case.
Il rumore delle gru che movimentavano i container e i colpi causati dall'appoggio di questi sui rimorchi e sull'asfalto hanno fatto svegliare gli abitanti della zona. Il piazzale del Reefer Terminal, infatti, si trova a pochi metri dalle case, al di lą della via Aurelia e dei binari del gruppo Orsero. Al mattino i residenti si sono trovati davanti alle finestre una barriera di container alta quattro piani. E a quel punto sono scesi in strada minacciando di bloccare il traffico per protesta.
La polizia municipale č arrivata alle prime luci dell'alba per misurare i livelli di rumore. Il sindaco, Carlo Giacobbe, ha immediatamente contattato il presidente dell'Autoritą portuale, Rino Canavese. Quest'ultimo ha poi convocato una riunione d'urgenza con i terminalisti: alla fine č stato deciso che le operazioni di movimentazione cessino alle ore 21. Si prevede che comunque entro sette giorni l'intero carico sarą smaltito inviandolo alle varie destinazioni. «Il porto č pubblico - ha spiegato Canavese -, quindi non č possibile respingere uno sbarco in situazione di emergenza. E comunque non dipende dalla responsabilitą del Comune o del Sindaco». «Ho parlato con il presidente Canavese - commenta Giacobbe -, ritengo che anche le emergenze vadano gestite in accordo con il Comune e rispettando le esigenze e i diritti degli abitanti. Le aziende e i terminalisti dovranno fare un esame di coscienza, credo che sia necessaria una autoregolamentazione, in modo da evitare questi problemi in caso si ripetano tali emergenze».
Giovanni Vaccaro