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L'ASSEDIO DEI container si č materializzato in piena notte
e, al mattino, č esplosa la protesta degli abitanti di
Portovado. Neanche a farlo apposta, il giorno dopo la firma
della convenzione tra l'Autoritą portuale di Savona e
l'associazione temporanea di imprese formata da APM
Terminal, Grandi Lavori Fincosit e Technital, che ha dato
formalmente il via alla progettazione definitiva della
piattaforma container, gli abitanti della borgata vadese
sono stati svegliati alle due di notte a causa del rumore
provocato dalle operazioni di stoccaggio di oltre 1600
container nel piazzale, normalmente adibito a parcheggio dei
camion, presso la Sms Baia dei Pirati.
Poco dopo la mezzanotte č approdata a Portovado la nave "Ever
Ursula", carica di quasi tremila teu: un carico eccezionale
causato dai problemi degli scali di Voltri e Marsiglia.
Normalmente i container vengono stoccati nei piazzali
all'altezza del confine con Bergeggi, in una zona
disabitata. Invece, proprio a causa dell'eccezionalitą dello
sbarco, č stato necessario utilizzare l'area vicina alle
case.
Il rumore delle gru che movimentavano i container e i colpi
causati dall'appoggio di questi sui rimorchi e sull'asfalto
hanno fatto svegliare gli abitanti della zona. Il piazzale
del Reefer Terminal, infatti, si trova a pochi metri dalle
case, al di lą della via Aurelia e dei binari del gruppo
Orsero. Al mattino i residenti si sono trovati davanti alle
finestre una barriera di container alta quattro piani. E a
quel punto sono scesi in strada minacciando di bloccare il
traffico per protesta.
La polizia municipale č arrivata alle prime luci dell'alba
per misurare i livelli di rumore. Il sindaco, Carlo
Giacobbe, ha immediatamente contattato il presidente
dell'Autoritą portuale, Rino Canavese. Quest'ultimo ha poi
convocato una riunione d'urgenza con i terminalisti: alla
fine č stato deciso che le operazioni di movimentazione
cessino alle ore 21. Si prevede che comunque entro sette
giorni l'intero carico sarą smaltito inviandolo alle varie
destinazioni. «Il porto č pubblico - ha spiegato Canavese -,
quindi non č possibile respingere uno sbarco in situazione
di emergenza. E comunque non dipende dalla responsabilitą
del Comune o del Sindaco». «Ho parlato con il presidente
Canavese - commenta Giacobbe -, ritengo che anche le
emergenze vadano gestite in accordo con il Comune e
rispettando le esigenze e i diritti degli abitanti. Le
aziende e i terminalisti dovranno fare un esame di
coscienza, credo che sia necessaria una
autoregolamentazione, in modo da evitare questi problemi in
caso si ripetano tali emergenze».
Giovanni Vaccaro
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