Lunardon, Bertolotto Berruti, Ruggeri e Orsi le possibili alternative
ERMANNO BRANCA LA STAMPA
Zunino e Nan favoriti con il voto anticipato
SAVONA
 
Se si votasse domani, i due Poli sarebbero costretti a candidare i parlamentari uscenti. Massimo Zunino per il Pd ed Enrico Nan per Forza Italia in questo momento sarebbero nettamente avvantaggiati. Se invece dovesse andare in porto un governo a termine di unità nazionale che posticipi le consultazioni di un anno, scatterebbero una serie di variabili destinate a mettere in gioco buona parte degli amministratori in carica, dal presidente della Provincia Bertolotto al sindaco Berruti, dall’assessore regionale Ruggeri al vicepresidente del Consiglio regionale Franco Orsi. In attesa di verificare l’esito della missione di Marini, i possibili candidati cominciano a studiarsi in «cagnesco» per scovare possibili avversari nella corsa al seggio parlamentare.
L’unico scenario che per ora consente di azzardare candidature probabili è quello delle elezioni immediate. Il voto ad aprile, favorirebbe gli uscenti sostanzialmente per tre motivi. Prima di tutto mancherebbe il tempo per organizzare tattiche, trappole e campagne elettorali; poi bisognerebbe tenere conto che l’attuale legislatura inferiore ai due anni è da considerarsi certamente monca e infine le amministrazioni in carica sono ancora relativamente lontane dal traguardo (soprattutto il Comune di Savona) e scompaginarle sarebbe poco conveniente. In questo caso, Enrico Nan per il polo si giocherebbe la chance di accedere per la quinta volta in Parlamento. Berlusconi ha già detto (per evidenti ragioni di opportunità) che in caso di voto immediato confermerebbe in blocco gli uscenti. Anche Massimo Zunino sarebbe favorito: sia perchè del secondo mandato canonico concesso dal rito Ds avrebbe finora compiuto sinora pochi mesi, sia perchè non ha demeritato (è il parlamentare più presente della Repubblica e ha portato a casa i finanziamenti del terminal di Vado). L’unico che in questo momento potrebbe insidiarlo è il segretario del Pd Giovanni Lunardon, che fin da bambino studia da parlamentare. Il fatto però di abbandonare la guida del Pd che è ancora ai primi vagiti, non parrebbe consigliabile per la stabilità della «creatura» politica. Lunardon si trova a dover giocare d’azzardo: il dilemma è lasciare via libera a Zunino sperando che sia ancora una volta un mandato breve o saltare sul carro in corsa per evitare che l’onorevole stia magari in Parlamento per cinque anni?
Se invece il voto venisse posticipato di un anno, tutto potrebbe succedere. Intanto ci sarebbe il tempo per modificare la legge elettorale e anche le strategie all’interno dei due schieramenti. Se il Pd si presentasse da solo, in provincia di Savona otterrebbe probabilmente più parlamentari. Inoltre fra un anno entrerebbero in corsa il presidente della Provincia Marco Bertolotto, l’assessore regionale Ruggeri e persino il sindaco Berruti che però ha subito precisato di non essere interessato ad allontanarsi dalla Liguria, dalla famiglia e dallo studio professionale. Un’eventuale candidatura del sindaco comporterebbe fra l’altro le elezioni anticipate a Savona e la «salita al trono» dell’assessore milledeleghe Livio Di Tullio. Nel polo non è un mistero che Franco Orsi coltivi la legittima ambizione di succedere ad Enrico Nan in Parlamento, aprendo a sua volta la possibilità ad Angelo Vaccarezza la possibilità di arrivare in Regione.