La marcia dei sindaci in difesa del Santa Corona
invasione del consiglio regionale
Vaccarezza: pronto a prendere una denuncia pur di fermare il piano
IL SECOLOXIX
DODICI dei 17 sindaci dei Comuni della Pollupice, oltre ai sindaci di Castelvecchio e di Stellanello, le organizzazioni sindacali provinciali e i rappresentanti della Rsu del S. Corona ieri hanno invaso pacificamente la sala del consiglio regionale per assistere alla seduta straordinaria in cui si discuteva la mozione di ritiro del piano di riordino sanitari, presentata dalla minoranza. Sono arrivati in parte con i pullman e in parte con mezzi propri, armati di bandiere di partito, magliette con lo slogan "Salviamo l'azienda ospedaliera S. Corona e la nostra salute" e striscioni di protesta.
La mozione peròè stata respinta con 22 voti contrari e 13 a favore. Alla bocciatura, peraltro scontata, la maggioranza (assente il consigliere Roberta Gasco, Udeur) ha risposto con l'approvazione di un ordine del giorno, in cui "s'impegna il presidente della Regione a presentare al consiglio specifiche proposte di integrazione" . Provvedimento che ha fatto lievitare altri dubbi e perplessità su un piano contestatissimo fin dall'inizio.
«L'ordine del giorno approvato è la conferma che il piano non rispecchia il consenso degli stessi membri di maggioranza - dichiara Roberta Gasco, unica voce fuori dal coro in maggioranza, che ha ribadito l'intenzione di continuare a battersi affinchè il piano venga respinto - Spero non sia l'aria di campagna elettorale ad aver portato i miei colleghi a far approvare in tutta urgenza l'ordine del giorno».
Duro l'intervento del consigliere di minoranza Udc Matteo Marcenaro che ha anche strappato un applauso quando ha chiesto che la Fiat Bravo, acquistata dall'azienda S. Corona per i trasferimenti a Savona del direttore generale Neirotti venga messa a disposizione anche dei dipendenti quando dovranno recarsi a lavorare al San Paolo dopo il depotenziamento di Pietra. Il sindaco di Loano Angelo Vaccarezza ha detto che è giunto il momento di organizzare una eclatante protesta: «In 20 anni non ho mai preso una denuncia; oggi sono pronto a prenderla per interruzione di pubblico esercizio ma dobbiamo essere uniti per ottenere qualcosa. Se non altro, ieri, si è capito che pure la maggioranza ha messo in dubbio il piano anche se non ha voluto rispondere in che modo vuole apportare modifiche ed integrazioni». Secondo il sindaco di Finale Flaminio Richeri, l'o.d.g. dimostrerebbe perplessità anche da parte della maggioranza. «E' un piano nato male negli uffici, al di sopra delle sensazioni del territorio - ha detto - e quando si va a correggere sulla scorta di polemiche si rischia di fare pasticci. Organizzerò una nuova conferenza dei sindaci per decidere come continuare la battaglia».
Diverso il parere del sindaco di Pietra Luigi De Vincenzi secondo cui è utile attendere che la maggioranza regionale, entro fine febbraio, presenti le modifiche prima di fare nuove mosse. Il consigliere Miceli getta acqua sul fuoco e dichiara che verrà presentato un emendamento con cui si chiariranno tutte le perplessità. «In sintesi prevederemo alcuni posti di chirurgia a Cairo - afferma - e per il S. Corona l'attivazione dell'automedica 12 mesi l'anno, la conferma dell'ematologia, l'attuazione più a breve del trauma center e dell'elisoccorso a Villanova. Oltre a un emendamento specifico di ulteriore precisazione per l'ostetricia e la ginecologia».
Oggi, alle ore 14, la Rsu terrà un'assemblea straordinaria a cui ha invitato i sindaci.
Silvia Andreetto