LA PROTESTA DELL’ASSOCIAZIONE «SALUTE, AMBIENTE, LAVORO»
I cairesi scendono in piazza
per contestare la “Filippa”
 
[FIRMA]MAURO CAMOIRANO LA STAMPA
CAIRO MONTENOTTE
Discarica della Filippa: la gente scende in strada e, grazie alla mediazione del questore, Giovanni Trimarchi, ottiene dalla LPL un ulteriore rinvio dell’arrivo dei rifiuti sino a 7 febbraio, quando il TAR sarà chiamato ad esprimersi sulla richiesta di sospensiva. Non sono tuttavia mancati attimi di tensione, con il corteo di oltre 500 persone, che ha bloccato la provinciale all’altezza dei due raccordi.
Ieri i cairesi, raccolto l’invito dell’Associazione «Salute, Ambiente e Lavoro», alle 9 si sono radunati in Largo Caduti di Russia e, scortati da un ingente spiagmento di forze dell’ordine (carabinieri, polizia, Digos e vigili), hanno dato vita a un corteo, aperto da una colonna di trattori, che ha raggiunto il centro del paese e da lì la provinciale sino a Bivio Farina, causando il blocco della circolazione.
In testa al corteo il sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano, con assessori e consiglieri, ma anche la minoranza si è presentata conpatta alla manifestazione. Una «tregua», pur rimanendo sulle rispettive posizioni, per far fronte comune contro la discarica, ma che ha fatto registrarel’assenza del vice sindaco, Gaetano Milintenda. Commenta, il presidente dell’Associazione, Mino Ferrari: «La diserzione del vice sindaco, che tra l’altro è un medico, e che, oltre ad essere già stato assente all’assemblea dell’Abba, ha preso una chiara posizione a favore del presidente della Provincia Bertolotto, il cui pensiero su discarica e cairesi è noto a tutti».
A tal proposito, se il sindaco Briano si è rifiutato di sottoscrivere un ordine del giorno a favore di Bertolotto proposto dal coordinamento provinciale del PD, ed assicura «pieno sostegno all’Associazione», sull’altro versante, promosso dal coordinatore cairese di Forza Italia, Massimiliano Del Carretto, questa sera si terrà a Cairo un Coordinamento provinciale straordinario per fare il punto sulla «situazione Valle Bormida», con lo scopo di ribadire il «no alla discarica e la disponilità a supportare qualsiasi azione finalizzata a contrastare l’arrivo dei rifiuti».
Durante il blocco attuato lungo la strada provinciale 29, fortunatamente ben gestito da forze dell’ordine e responsabili dell’Associazione, gli «irriducibili» avevano intenzione di mantenere il blocco ad oltranza, ma l’arrivo del questore, che si è subito confrontato con il sindaco e il direttivo dell’associazione, e la sua attivazione con lo stesso amministratore delegato della LPL, Massimo Vaccari, hanno fatto in modo che la tensione calasse di fronte alla promessa, da parte della LPL, di non iniziare l’interramento dei rifiuti sino alla sentenza di giovedì.