La pratica riprende il cammino, ma Palazzo Sisto, in cambio
del sì agli alimentari, vuole rinegoziare gli oneri
01/02/2008
AREE EX METALMETRON, si ricomincia. E il nuovo cammino della
pratica, alla luce del violento dissidio avvenuto tra il
vicesindaco Paolo Caviglia e il coordinatore provinciale del
Pd Giovanni Lunardon nel corso della riunione informale
svoltasi nel primo pomeriggio di ieri per esaminare il
parere legale espresso dall'avvocato del Comune Corrado
Mauceri, si presenta tutt'altro che facile. Anche se nel
pomeriggio è stato lo stesso Caviglia ad allentare il clima
di tensione parlando del futuro delle aree che si affacciano
su via Stalingrado. «Un discorso è quello di carattere
politico - ha sottolineato il vicesindaco di Savona - e
sotto questo aspetto il parere legale espresso dall'avvocato
Mauceri ha confermato in pieno quello che era il nostro
punto di vista. E cioè che se all'interno della struttura
commerciale che si vuole realizzare sulle aree ex
Metalmetron si prevede anche uno spazio per gli alimentari
la pratica deve per forza tornare all'esame del consiglio
comunale. Precisato questo, ritengo che dal punto di vista
amministrativo vi siano tutti gli spazi per poter
raggiungere un nuovo accordo. E la presenza o meno del
comparto alimentari rappresenta l'ultimo dei problemi da
risolvere».
Paolo Caviglia, insomma, ritiene che il Comune debba
chiedere qualcosa in più a coloro che sono intenzionati a
realizzare su quelle aree la futura struttura commerciale.
«Si tratta - spiega il vicesindaco - di difendere gli
interessi della città. È necessario rinegoziare il tutto,
per garantire a Savona un ritorno molto più consistente di
quello previsto sino ad oggi. E mi riferisco non soltanto
all'aspetto occupazionale, ma anche ad altri aspetti. Ad
esempio si potrebbe chiedere di finanziare i lavori
necessari per ampliare i marciapiedi e realizzare un nuovo
arredo urbano, con alberi, panchine e nuovi impianti di
illuminazione pubblica, in via Guidobono e in via
Montenotte. Due strade del centro dove la presenza di
attività commerciali è elevatissima, due strade che in un
futuro potrebbero diventare quello che adesso è corso
Italia».
Il dialogo, dunque, è avviato. E l'impressione è che
raggiungere un accordo che consenta di portare a termine il
progetto per le aree ex Metalmetron non sarà poi così
difficile.
G. Canc.
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