DOPO LA BOCCIATURA DELLA PIATTAFORMA IL SINDACO DI VADO CERCA NUOVI ALLEATI
Giacobbe-Bovero, fumata grigia
ERMANNO BRANCA  LA STAMPA
VADO LIGURE
Il futuro della giunta Giacobbe e del terminal contenitori è legato all’ingresso in maggioranza e in giunta dello Sdi di Pietro Bovero. I due ex rivali delle ultime elezioni ieri pomeriggio si sono incontrati senza trovare un accordo. La riunione è stata aggiornata a questo pomeriggio, quando parteciperanno anche i gruppi consiliari dei due schieramenti.
Fumata grigia.
Ieri doveva essere il giorno del ritorno in giunta di Pietro Bovero (braccio destro ai tempi di Peluffo) e invece l’accordo fra Giacobbe e lo Sdi è, nella migliore delle ipotesi, slittato. Ieri pomeriggio Giacobbe e Bovero si sono incontrati in Comune ma hanno deciso di riaggiornarsi alla presenza dei gruppi consiliari per fare chiarezza. «Nulla è deciso», ha detto Bovero al termine della riunione. E Giacobbe ha ammesso: «C’è qualche difficoltà. Ci rivedremo domani». Non è escluso che fra i motivi del contendere ci siano i programmi da portare a termine da qui alla scadenza del mandato nel 2009. Se non oggi non dovesse maturare l’intesa con Bovero, si andrebbe ad elezioni anticipate. La situazione si dovrà in ogni caso chiarire prima di lunedì, quando i capigruppo concorderanno gli argomenti da inserire nel programma del Consiglio comunale del 4 febbraio.
Terminal fermo.
Il sindaco ieri mattina ha offerto la sua interpretazione dell’esito della consultazione, facendo anche il punto sull’iter amministrativo della piattaforma contenitori: «L’esito della consultazione è stato negativo oltre le previsioni. Oltre all’opposizione consolidata fin dal 2001, è mancata la convinzione sugli elementi positivi che deriveranno dal terminal. Pochi hanno creduto alle previsioni occupazionali, agli interventi per la mitigazione dell’impatto ambientale e agli interventi di riqualificazione. Sono elementi su cui Port Authority, Maersk e Regione dovranno fornire chiarimenti per convicere i cittadini». Sulla procedura per l’approvazione del terminal Giacobbe è stato perentorio: «La consultazione ha dimostrato che i vadesi non sono convinti del terminal. L’accordo di programma così come è oggi non può quindi essere firmato. Serviranno modifiche che chiederemo alle parti interessate e poi torneremo in Consiglio, speriamo con una nuova maggioranza».
Piano regolatore
Secondo il sindaco, tuttavia, il Comune potrà stipulare nuovi accordi ma non rinunciare alla piattaforma: «La consultazione non ha valore legale e non basta a fermare il procedimento avviato. Oltretutto il progetto è compreso nel Piano regolatore portuale già approvato e in astratto il Comune potrebbe essere chiamato a risarcire i danni ai privati e alla Port Authority o correre il rischio che il terminal venga realizzato dal governo per motivi di interesse nazionale».