La discarica nascerà a Passeggi
ambiente & business
Il Comune ha scelto il sito al confine con Quiliano Smaltirà i rifiuti savonesi per i prossimi 25 anni
IL SECOLOXIX
SAVONA costruirà una nuova discarica in una vallata di località Passeggi, verso il confine con Quiliano. Concepita con i criteri più moderni, capace di contenere 3 milioni di tonnellate di rifiuti complessivamente, garantirà - hanno detto il sindaco Federico Berruti e l'assessore all'ambiente Jorg Costantino - un «dividendo ambientale» alla città. Secondo i calcoli dello studio di fattibilità realizzato da Ata, la nuova discarica darà infatti soluzione al problema dei rifiuti a Savona per i prossimi 25 anni. Ma garantirà anche l'ingresso nelle casse comunali di denaro fresco che Palazzo Sisto intende destinare alla tutela ambientale, dalla pulizia al verde pubblico, dalla bonifica dell'ex discarica di Passeggi al monitoraggio delle polveri sottili. Inoltre, restituirà ad Ata quella "mission" industriale che aveva perduto con la chiusura di Cima Montà. Per finire con un aspetto che tutela in modo diretto le tasche dei cittadini: «Non aumenteremo la Tarsu». Berruti e Costantino non nascondono la soddisfazione: la scelta resterà tra i provvedimenti-cardine di questa amministrazione - «un segno di responsabilità e maturità politica», l'hanno definita - nel momento in cui l'Italia è sotto gli occhi del mondo per non aver saputo affrontare il problema della spazzatura che a Napoli si ammucchia per strada, tra pressioni della camorra e proteste di piazza.
Il "pacchetto ambiente" approvato ieri prevede l'avvio delle pratiche per la nuova discarica. Ma ha anche dato il via libera al progetto sperimentale per la raccolta differenziata "porta a porta" che coinvolgerà 10 mila abitanti, nei quartieri di piazzale Moroni e della 167 (vedi a lato). Una delibera concepita come complementare alla prima. «Oggi abbiamo votato due delibere tra le più importanti del mandato», ha detto il sindaco che ha coniato per l'occasiaone lo slogan «Ambiente e portafoglio». Il sito prescelto è stato ritenuto il più idoneo anche dal punto di vista dei collegamenti. Sarà servito dalla viabilità che verrà realizzata per il nuovo carcere: basterà un'integrazione. Inoltre, è vicino al nodo autostradale di Savona-Vado, si presta a raccogliere senza difficoltà i rifiuti dal resto della provincia. Quanto ai savonesi non dovrebbero aggravare, secondo lo studio di fattibilità, il traffico sulle strade cittadine, in quanto già oggi sono diretti a Legino, alla stazione di compattamento dell'Ata in via Caravaggio. Lo studio calcola anche che le abitazioni più vicine sorgono a un chilometro. Mentre il nucleo abitato di Zinola è a due chilometri. Tre milioni di tonnellate sarà la capienza della discarica, da dividere in tre lotti: ogni anno ne arriveranno a Passeggi 100 mila. Sul sito individuato - in ballottaggio c'erano anche Cimavalle, Cadibona e Costa del Prato - il sindaco e Costantino spiegano: «Non ci deve essere preoccupazione nei cittadini, che saranno coinvolti nelle scelte. Non ci saranno disagi». Quiliano- vicina di casa della nuova discarica - lo è stata e lo sarà: «Parteciperà alla progettazione e poi ai benefici economici ». Infine, la Provincia: «Abbiamo concertato con Palazzo Nervi i contenuti principali del progetto. Ora c'è una fase di alcuni mesi necessaria ad approfondire tutte gli aspetti». L'operazione è stata votata all'unanimità dalla giunta comunale - che ha voluto inviare un segnale politico preciso - ed è stata condivisa in tutte le sue fasi dal Prc (che molto si era battuto per la chiusura di Cima Montà): «Questa due delibere - spiega l'assessore Costantino - vanno nel senso di una politica responsabile e ad ampio raggio. L'Amministrazione ha effettuato una scelta coraggiosa, al termine di una discussione lunga, impegnativa e serena. Non ci sarà nulla di calato dall'alto, la gente parteciperà a tutte le scelte. È un segnale politico importantissimo».
Antonella Granero