SAVONA costruirà una nuova discarica in una vallata di
località Passeggi, verso il confine con Quiliano. Concepita
con i criteri più moderni, capace di contenere 3 milioni di
tonnellate di rifiuti complessivamente, garantirà - hanno
detto il sindaco Federico Berruti e l'assessore all'ambiente
Jorg Costantino - un «dividendo ambientale» alla città.
Secondo i calcoli dello studio di fattibilità realizzato da
Ata, la nuova discarica darà infatti soluzione al problema
dei rifiuti a Savona per i prossimi 25 anni. Ma garantirà
anche l'ingresso nelle casse comunali di denaro fresco che
Palazzo Sisto intende destinare alla tutela ambientale,
dalla pulizia al verde pubblico, dalla bonifica dell'ex
discarica di Passeggi al monitoraggio delle polveri sottili.
Inoltre, restituirà ad Ata quella "mission" industriale che
aveva perduto con la chiusura di Cima Montà. Per finire con
un aspetto che tutela in modo diretto le tasche dei
cittadini: «Non aumenteremo la Tarsu». Berruti e Costantino
non nascondono la soddisfazione: la scelta resterà tra i
provvedimenti-cardine di questa amministrazione - «un segno
di responsabilità e maturità politica», l'hanno definita -
nel momento in cui l'Italia è sotto gli occhi del mondo per
non aver saputo affrontare il problema della spazzatura che
a Napoli si ammucchia per strada, tra pressioni della
camorra e proteste di piazza.
Il "pacchetto ambiente" approvato ieri prevede l'avvio delle
pratiche per la nuova discarica. Ma ha anche dato il via
libera al progetto sperimentale per la raccolta
differenziata "porta a porta" che coinvolgerà 10 mila
abitanti, nei quartieri di piazzale Moroni e della 167 (vedi
a lato). Una delibera concepita come complementare alla
prima. «Oggi abbiamo votato due delibere tra le più
importanti del mandato», ha detto il sindaco che ha coniato
per l'occasiaone lo slogan «Ambiente e portafoglio». Il sito
prescelto è stato ritenuto il più idoneo anche dal punto di
vista dei collegamenti. Sarà servito dalla viabilità che
verrà realizzata per il nuovo carcere: basterà
un'integrazione. Inoltre, è vicino al nodo autostradale di
Savona-Vado, si presta a raccogliere senza difficoltà i
rifiuti dal resto della provincia. Quanto ai savonesi non
dovrebbero aggravare, secondo lo studio di fattibilità, il
traffico sulle strade cittadine, in quanto già oggi sono
diretti a Legino, alla stazione di compattamento dell'Ata in
via Caravaggio. Lo studio calcola anche che le abitazioni
più vicine sorgono a un chilometro. Mentre il nucleo abitato
di Zinola è a due chilometri. Tre milioni di tonnellate sarà
la capienza della discarica, da dividere in tre lotti: ogni
anno ne arriveranno a Passeggi 100 mila. Sul sito
individuato - in ballottaggio c'erano anche Cimavalle,
Cadibona e Costa del Prato - il sindaco e Costantino
spiegano: «Non ci deve essere preoccupazione nei cittadini,
che saranno coinvolti nelle scelte. Non ci saranno disagi».
Quiliano- vicina di casa della nuova discarica - lo è stata
e lo sarà: «Parteciperà alla progettazione e poi ai benefici
economici ». Infine, la Provincia: «Abbiamo concertato con
Palazzo Nervi i contenuti principali del progetto. Ora c'è
una fase di alcuni mesi necessaria ad approfondire tutte gli
aspetti». L'operazione è stata votata all'unanimità dalla
giunta comunale - che ha voluto inviare un segnale politico
preciso - ed è stata condivisa in tutte le sue fasi dal Prc
(che molto si era battuto per la chiusura di Cima Montà):
«Questa due delibere - spiega l'assessore Costantino - vanno
nel senso di una politica responsabile e ad ampio raggio.
L'Amministrazione ha effettuato una scelta coraggiosa, al
termine di una discussione lunga, impegnativa e serena. Non
ci sarà nulla di calato dall'alto, la gente parteciperà a
tutte le scelte. È un segnale politico importantissimo».
Antonella Granero
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