tabacchino
ha chiuso
come il market
ERMANNO BRANCA

Mongrifone, un quartiere
dove i negozi sono un tabù

SAVONA LA STAMPA
Da dieci anni il quartiere di Mongrifone è fra quelli meno dotati di servizi. In questa zona della città che pure si trova a un paio di minuti dalla stazione ferroviaria, persino i negozi sono un miraggio. L’ultimo supermercato di via Tissoni ha chiuso nel 2006 e di recente anche il bar-tabaccheria con rivendita di giornali ha dovuto ammainare bandiera. Per gli abitanti di questa zona popolosa di Savona, la totale assenza di negozi è un grave handicap e quindi la III Circoscrizione da anni sta cercando di risolvere la situazione. Purtroppo senza grande successo.
«L’immobile in cui si trovavano le due attività commerciali di via Tissoni venne realizzato nel 1982 su un terreno comunale - spiega il presidente Bruno Larice -. In cambio i privati che avevano realizzato la costruzione si impegnavano a gestire il supermercato per 25 anni in modo da offrire un servizio al quartiere. Appena due anni dopo, tuttavia, la convenzione venne estesa a 50 anni. Purtroppo una decina di anni fa si è trasferito il Gulliver che non si è accordato con i proprietari sul rinnovo dell’affitto dell’immobile e da allora sono cominciate le traversie. Vari imprenditori hanno tentato di avviare un’attività ma nessuno ha resistito più di due anni. Anche l’apertura dell’Ipercoop probabilmente ha sottratto bacino di utenza al supermercato che però svolgeva un ruolo fondamentale per gli anziani del quartiere. Per questo abbiamo chiesto all’assessore al Commercio Franco Aglietto di mettersi in contatto con i proprietari dell’immobile affinchè garantiscano l’apertura del supermercato che era previsto dalla convenzione siglata con il Comune».
Ancora più critica l’interpretazione del sindacalista della Cgil Valerio Cavalli che abitando in via Moizo ha il polso della situazione: «Questo quartiere è stato realizzato negli Anni ‘70 e come altre zone della città è nato senza servizi per i cittadini e senza alcun criterio di urbanizzazione razionale. Da qui non passavano nemmeno gli autobus e li ottenemmo solo dopo molte richieste. E’ chiaro che un supermercato in questa zona sarebbe indispensabile e non si capisce perchè il Comune non faccia rispettare la convenzione che era stata siglata negli Anni 80’. L’immobile che ospitava i negozi infatti è stato costruito su terreni messi a disposizione dal Comune per offrire un servizio ai cittadini in modo che il quartiere diventasse più vivibile».