Filippa  IL SECOLOXIX
 
PARTITO Democratico diviso, spaccato, con il comitato promotore cairese contro i colleghi di partito provinciali, ma soprattutto sono stati annunciati blocchi stradali a sorpresa, non autorizzati, da parte di residenti e ambientalisti. Per impedire l'accesso dei camion alla discarica della Filippa. Decisione presa ieri sera durante una riunione urgente dell'associazione "Salute, Ambiente e Lavoro", dopo il via libera della Provincia che nei giorni scorsi ha comunque posto la condizione di non far transitare i camion destinati all'impianto durante l'orario di entrata e uscita del vicino complesso scolastico in largo Caduti di Russia. Infatti a pochi metri scorre la strada che conduce al vallone delle Ferrere, dove si trova il sito della Filippa. Una sorta di percorso obbligato per raggiungere l'impianto per lo stoccaggio rifiuti che potrebbe aprire a breve, appena verrà notificata l'autorizzazione all'azienda, la Ligure Piemontese Laterizi che ha avviato i contatti con i fornitori e le ditte interessate a conferire i rifiuti nel sito. Vicenda che ha aperto anche un nuovo caso politico, con una rottura all'interno del Partito Democratico. Il comitato costituente cairese si è scagliato contro l'amministrazione provinciale, sostenuta dallo stessa maggioranza di centrosinistra che governa anche a Cairo. In una nota diramata ieri mattina il Pd locale, rappresentato da Gabriele Costa (Ds) e Gaetano Milintenda (Margherita) ha definito l'autorizzazione concessa alla Filippa come "una provocazione, sottoscritta nel bel mezzo delle feste di fine anno".
A tenere banco è però la rabbia del comitato anti discarica presieduto da Mino Ferrari, alimentata anche da una delle prescrizioni indicate dalla Provincia per concedere l'ok all'apertura. Infatti nell'atto dirigenziale (n° 9316), a pagina 10 si legge testuale: "Si prescrive l'obbligo di evitare viaggi di adduzione verso l'impianto nell'usuale orario concomitante con l'entrata e l'uscita scolastica dell'istituto a valle della discarica".
Un problema quindi riconosciuto quello della vicinanza delle scuole all'impianto, che ha convinto il consiglio direttivo del comitato- alla presenza del presidente Mino Ferrari, del suo vice Armando Chinazzo e dell'avvocato portavoce Giorgia Ferrari- "per l'organizzazione di blocchi a sorpresa, ovviamente non concordati, anche in vista del fatto che gli autisti dei camion carichi di rifiuti come faranno a sapere gli orari delle scuole?". L'associazione "Salute, Ambiente e Lavoro", contattata dagli uffici della Digos di Savona per poter garantire il servizio di sicurezza, si è limitata ad annunciare che "per la prossima settimana è prevista un'assemblea pubblica per organizzare la manifestazione di protesta".
In quella circostanza verrà proiettato un documentario con immagini raccolte da Angelo Siri, un residente delle Ferrere, che testimonierà il degrado ambientale delle aree ex Acna a Cengio, ex Agrimont, Montecatini, Mazzucca, Comilog e dell'Italiana Coke a Cairo.
Intanto in Comune è scoppiata la "grana" PD. Dopo il pressing dell'ex parlamentare Maura Camoirano sull'amministrazione guidata dal sindaco Fulvio Briano, che fa parte del coordinamento regionale del Partito Democratico, il comitato locale del partito insorge: "Il comitato promotore del PD cairese- si legge nella nota che è stata diramata- vista l'autorizzazione della Provincia alla discarica della Filippa che tanto per cambiare è stata sottoscritta nel bel mezzo delle feste di fine anno, stigmatizza un comportamento che ha anche contenuti provocatori".
Poi l'annuncio delle mani libere. "A fronte di tale situazione, il comitato promotore, convinto che valgano di più gli interessi dei cittadini e del territorio che le omogeneità politiche, appoggerà con forza e determinazione tutte le iniziative che la giunta comunale vorrà intraprendere a difesa delle legittime aspettative di Cairo e dei cairesi".
Alberto Parodi