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PARTITO Democratico diviso, spaccato, con il comitato
promotore cairese contro i colleghi di partito provinciali,
ma soprattutto sono stati annunciati blocchi stradali a
sorpresa, non autorizzati, da parte di residenti e
ambientalisti. Per impedire l'accesso dei camion alla
discarica della Filippa. Decisione presa ieri sera durante
una riunione urgente dell'associazione "Salute, Ambiente e
Lavoro", dopo il via libera della Provincia che nei giorni
scorsi ha comunque posto la condizione di non far transitare
i camion destinati all'impianto durante l'orario di entrata
e uscita del vicino complesso scolastico in largo Caduti di
Russia. Infatti a pochi metri scorre la strada che conduce
al vallone delle Ferrere, dove si trova il sito della
Filippa. Una sorta di percorso obbligato per raggiungere
l'impianto per lo stoccaggio rifiuti che potrebbe aprire a
breve, appena verrà notificata l'autorizzazione all'azienda,
la Ligure Piemontese Laterizi che ha avviato i contatti con
i fornitori e le ditte interessate a conferire i rifiuti nel
sito. Vicenda che ha aperto anche un nuovo caso politico,
con una rottura all'interno del Partito Democratico. Il
comitato costituente cairese si è scagliato contro
l'amministrazione provinciale, sostenuta dallo stessa
maggioranza di centrosinistra che governa anche a Cairo. In
una nota diramata ieri mattina il Pd locale, rappresentato
da Gabriele Costa (Ds) e Gaetano Milintenda (Margherita) ha
definito l'autorizzazione concessa alla Filippa come "una
provocazione, sottoscritta nel bel mezzo delle feste di fine
anno".
A tenere banco è però la rabbia del comitato anti discarica
presieduto da Mino Ferrari, alimentata anche da una delle
prescrizioni indicate dalla Provincia per concedere l'ok
all'apertura. Infatti nell'atto dirigenziale (n° 9316), a
pagina 10 si legge testuale: "Si prescrive l'obbligo di
evitare viaggi di adduzione verso l'impianto nell'usuale
orario concomitante con l'entrata e l'uscita scolastica
dell'istituto a valle della discarica".
Un problema quindi riconosciuto quello della vicinanza delle
scuole all'impianto, che ha convinto il consiglio direttivo
del comitato- alla presenza del presidente Mino Ferrari, del
suo vice Armando Chinazzo e dell'avvocato portavoce Giorgia
Ferrari- "per l'organizzazione di blocchi a sorpresa,
ovviamente non concordati, anche in vista del fatto che gli
autisti dei camion carichi di rifiuti come faranno a sapere
gli orari delle scuole?". L'associazione "Salute, Ambiente e
Lavoro", contattata dagli uffici della Digos di Savona per
poter garantire il servizio di sicurezza, si è limitata ad
annunciare che "per la prossima settimana è prevista
un'assemblea pubblica per organizzare la manifestazione di
protesta".
In quella circostanza verrà proiettato un documentario con
immagini raccolte da Angelo Siri, un residente delle Ferrere,
che testimonierà il degrado ambientale delle aree ex Acna a
Cengio, ex Agrimont, Montecatini, Mazzucca, Comilog e
dell'Italiana Coke a Cairo.
Intanto in Comune è scoppiata la "grana" PD. Dopo il
pressing dell'ex parlamentare Maura Camoirano
sull'amministrazione guidata dal sindaco Fulvio Briano, che
fa parte del coordinamento regionale del Partito
Democratico, il comitato locale del partito insorge: "Il
comitato promotore del PD cairese- si legge nella nota che è
stata diramata- vista l'autorizzazione della Provincia alla
discarica della Filippa che tanto per cambiare è stata
sottoscritta nel bel mezzo delle feste di fine anno,
stigmatizza un comportamento che ha anche contenuti
provocatori".
Poi l'annuncio delle mani libere. "A fronte di tale
situazione, il comitato promotore, convinto che valgano di
più gli interessi dei cittadini e del territorio che le
omogeneità politiche, appoggerà con forza e determinazione
tutte le iniziative che la giunta comunale vorrà
intraprendere a difesa delle legittime aspettative di Cairo
e dei cairesi".
Alberto Parodi
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