02 gennaio 2008 IL SECOLOXIX

«Puntiamo su Ferrania»

L’analisi di cinque esponenti dell’economia savonese: l’acciaio farà decollare il porto

Sergio Del Santo

Dall’economia all’occupazione, dalle grandi opere al rilancio del comparto turistico. Ma cosa ci riserverà questo nuovo anno? Il Secolo XIX lo ha chiesto a cinque autorevoli esponenti del mondo imprenditoriale ed economico della provincia (Rino Canavese presidente Port Authority, Luciano Pasquale presidente Fondazione Carisa e direttore degli Industriali, Giancarlo Grasso presidente camerale, Francesco Rossello segretario Cgil e Angelo Galtieri leader degli albergatori).

E non sono mancate le sorprese. Certo l’anno è bisestile, da prendere – quindi – con le molle. E da affrontare con le idee chiare, selezionando le cose da fare, puntando su pochi obiettivi concreti e a portata di mano. Auguri e scongiuri si rincorrono, rendendo confusa – con l’aiuto dei ripetuti brindisi – la corretta direzione di marcia. Ecco perché può essere d’aiuto, nella ricerca della rotta giusta, affidarsi a una stella polare le cui punte rappresentino i progetti ambiziosi ma credibili che la comunità savonese può – a giudizio di una qualificata sua rappresentanza - perseguire e realizzare nel corso dell’anno che è appena cominciato.

Il traguardo, condiviso, è il solito: far crescere il territorio di questa provincia sia sul fronte sociale sia su quello economico.L’impegno richiesto alle istituzioni e alla società civile è di mettere in atto le iniziative necessarie a facilitarne l’attuazione. Fra dodici mesi sapremo quanti di quegli obiettivi è stato possibile centrare e quanto di questo impegno si è riusciti a mettere in campo. Infatti se ai buoni propositi va sempre accordata una doverosa apertura di credito, è spesso la mancanza di una forte determinazione – politica e finanziaria - a impedire che le ”cose fattibili” diventino ”cose fatte”. E non di rado, tra una cosa e l’altra, passano non uno ma decine di capodanni.

Questo spiega perché sono stati scelti alcuni temi ”ragionevolmente perseguibili” rispetto ad altri ormai inflazionati (raddoppio ferroviario costiero, rilancio dell’aeroporto, piscine coperte e scoperte…), mentre sono stati lasciati da parte quei traguardi più sentiti (sicurezza, aria e mare puliti, reddito) ma molto meno determinati dalle scelte di una comunità locale che non può fingere di far parte integrante di un sistema che le richiede di farsi carico di una parte dei bisogni complessivi di un Paese che vuole restare tra i più progrediti per livello e qualità della vita.

Così il 2008 sarà l’anno chiave per il futuro di Piaggio e Ferrania (con positive ricadute anche sulla progettualità portuale), per la nascita del Politecnico della Liguria, per sbloccare la Albenga-Alessandria oppure per riclassificare gli alberghi savonesi.