«SE IL 2008 dovesse essere quello delineato e auspicato dai
cinque personaggi intervistati dal Secolo XIX sul 2 gennaio
staremmo freschi! Certo non bisogna esagerare con i sogni ma
nemmeno essere di così basso profilo. Grasso, della Camera
di Commercio, sarebbe contento se si sbloccasse la
Albenga-Alessandria. Non c'è niente di meglio da sperare per
la provincia?
A Pasquale piacerebbe che l'Università di Ingegneria
diventasse Politecnico. In una città che, con Bofill al
posto dell'Italsider, un altro centro commerciale al posto
della Metalmetron, e la scelta di fare palazzi al posto dei
cantieri Solimano, l'unica cosa che dobbiamo sperare è che
si realizzino i desideri di professori in cerca di
autonomia?
Canavese vuole strappare al mare 80 mila metri quadrati.
Bene, ma non aveva accettato che i 35 mila dell'Italsider
fossero destinati a palazzi? Non potrebbe augurarsi che
finalmente le nuove funivie, dopo anni di lavori e di
miliardi, cominciassero a lavorare?
Rossello della CGIL spera nel rilancio di Ferrania, e
nell'impegno del governo; non si ricorda che la battaglia
per l'Omsav è stata persa proprio per avere puntato sulle
garanzie dal governo, quando l'unica garanzia la dà il
prodotto giusto al costo giusto sul mercato?
Galtieri, degli albergatori, spera in una nuova
classificazione degli alberghi. Ma non c'è altro da
augurarsi in un settore che ha perso il 3,6% degli esercizi?
Il mio augurio per il 2008 è che gli operatori siano più
concreti ed ottimisti dei loro rappresentanti».
Roberto Cuneo
ex consigliere comunale indipendente