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Rubrica Italia allo sfascio

TRAFFICO NEL CAOS
A VILLAPIANA
di Massimo Bianco

Il quartiere di Villapiana

 Stavolta sarebbe forse più esatto intitolare la rubrica Savona allo sfascio o, meglio ancora, “Villapiana allo sfascio?”.

Quest’estate il Comune affidò a una ditta forestiera, se lombarda o piemontese non ricordo, uno studio per snellire il traffico in città.

  Questi esperti dei miei stivali dopo ponderati (?) studi risposero con la geniale (solo per loro) soluzione di eliminare il doppio senso di marcia in Via Cavour, Via San Lorenzo e Via Verdi e sostituirlo con un senso unico in direzione monti e inoltre proposero una rotatoria in Piazza Saffi e pensarono di trasformare l’avvicinamento alla stessa Piazza Saffi dall’oltre Letimbro in una complicata gincana.

Tutto bene, forse, riguardo ai punti due e tre, ma circa il punto uno, e cioè la questione Villapiana, non si trattava di una buona idea. La soluzione, come tutti i savonesi disgraziatamente sanno, è stata messa in pratica a partire da fine agosto, con i catastrofici risultati quotidianamente sotto gli occhi di tutti e che peraltro coloro che vivevano in zona si attendevano.

Perché, mentre un tempo, bene o male, il traffico aveva un minimo di scorrevolezza, come invece sa chiunque sia costretto a passare da lì in auto adesso in momenti clou nel corso della giornata, nelle ore di punta e in particolare tra le 7,30 e le 8,15 circa il quartiere si intasa, con un’unica mastodontica coda che inizia allo sbocco in Piazza Saffi e prosegue spesso ininterrotta addirittura fino al ponte di Lavagnola. Per percorrere quel chilometro e mezzo si può impiegare anche un quarto d’ora o più.

Cosa aspetta la giunta a rimediare allo sbaglio?

L' assessore Livio Di Tullio

Ho evitato per ben quattro mesi di scrivere sul problema nell’ottimistica convinzione che persone intelligenti, come “sicuramente” devono essere gli amministratori votati e dunque voluti dai savonesi, rendendosi conto che gli interventi effettuati peggioravano la situazione invece di migliorarla, avrebbero immediatamente preso adeguati provvedimenti.

Siamo però giunti al periodo natalizio e a questo punto non ci resta che sospettare un qualche inopinabile impedimento neuronale presente ai vertici della nostra città, perché nonostante la situazione peggiori di giorno in giorno, nulla è stato fatto, salvo proporre idee strambe, tipo una bretella attraverso il parcheggio di Via delle Trincee. Sì è anche stabilito di rendere a doppio senso di marcia Via Fiume, decisione senz’altro ragionevole ma anche inutile per quanto riguarda il problema in esame, giacché chi percorre quella strada è comunque poi costretto a svoltare in Via Torino.

Peggio ancora, qualcuno ha addirittura suggerito come soluzione di trasformare i posteggi in Via Torino a disco orario così da permettere alla gente soste brevi per la spesa e a tal maniera favorire i negozianti. E allora veramente in giunta qualcuno deve avere quanto meno le idee confuse. Perché rispetto a questi ultimi due anni oggi nella zona di Via Torino ci sono circa 150-160 posti auto (e 30 o 40 posti moto) in più, senza contare i numerosissimi parcheggi ricavati nell’area ex Italgas, di cui una sessantina recuperati in piazza Bologna grazie alla conclusione dei lavori e i restante creati ex novo in assoluto. La maggiore disponibilità ha evidentemente portato gente costretta a posteggiare distante ad avvicinarsi, per cui la sera e la notte si trova posto a fatica esattamente come prima, ma almeno di giorno un minimo miglioramento c’è stato ed è visibile. Perché dunque inserire zone disco oggi, mentre nessuno lo ha voluto fare in passato quando sarebbe stato più utile, se non per incantare i commercianti sul presunto impegno della giunta? Il disco orario servirebbe solo a rendere la vita più difficile ai residenti, costretti, se trovassero da parcheggiare la sera solo in Via Torino, ad alzarsi presto il mattino dopo per spostare l’auto anche non avendo un turno di lavoro mattutino. 

VIA TORINO = CAMERA A GAS. Così recita uno striscione esposto nei giorni scorsi lungo Via Piave e in effetti basta attraversare l’una e l’altra strada nelle ore di punta e provare ad annusare per convincersi dell’esattezza dell’affermazione.

Quando la nostra “lungimirante” giunta comunale capirà che l’unica soluzione sensata è quella di reintrodurre nel quartiere di Villapiana la vecchia viabilità? E cioè restituire il doppio senso di marcia a Via Cavour e a Via San Lorenzo?

In effetti negli ultimi giorni qualche voce in proposito sembra essersi sollevata, è il momento però di finirla con le chiacchiere e passare ai fatti, perché non se ne può più.

Per quanto riguarda invece la rotatoria in Piazza Saffi, essa forse snellisce effettivamente il traffico, come peraltro accade un po’ con tutte le rotatorie, ai vigili va però segnalato un punto critico. Quando un’auto proveniente da Via Don Bosco deve affrontare la rotatoria per poi infilarsi in Via Cavour, è portata a tagliare la strada alle auto provenienti da Via Piave e che intendono dirigersi in Via Boselli e in parte anche a quelle lì convergenti dopo avere svoltato da Via Brignoni. Non saprei se in quel punto si siano già stati incidenti, ma se non verrà posta la dovuta attenzione al problema con il tempo se ne verificheranno senz’altro parecchi.

 Massimo Bianco.