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I PROBLEMI SOCIALI
DEL FUTURO

(QUINTA PUNTATA)

LA NON AUTOSUFFICIENZA
PSICO-SOMATICA

La nostra Liguria possiede la più alta quota di anziani di tutta l'Italia: il 26,5 % dell' intera popolazione.
Le previsioni demografiche, riferite all' Anno 2025, riportano che le persone, con una età superiore ai 64 anni, arriveranno alla percentuale del 38,5% (di cui, il 25,1 per cento con più di 74 anni)
 - Questa situazione demografica  porta e porterà con sè, come logica conseguenza, la crescita di malattie croniche, collegate alla senescenza, ma, soprattutto, all' aumento del numero degli anni di vita dei singoli anziani.

Quali sono queste malattie?
Riporto, in proposito, quanto già pubblicato su "Trucioli Savonesi" in data 15 giugno 2006:

  1. LE NEOPLASIE: Romeo Bassoli ha recentemente fatto notare che
    "il 60 per cento di chi si scopre una malattia di questo tipo ha più di 65 anni, il 40 per cento ha più di 70 anni" ed Egli così conclude: " il cancro è, dunque, un problema degli anziani";
  2. LE MALATTIE OSTEO-ARTICOLARI: 22,6 per cento (dato nazionale nazionale:18,9 per cento);
  3. LE CARDIOPATIE IPERTENSIVE: 16,9 per cento (dato nazionale:12,9 per cento);
  4. LE MALATTIE DEGENERATIVE CEREBRALI: 25.000 casi di Morbo di Alzheimer in Liguria, su un totale nazionale di circa 500.000;
  5. LE PATOLOGIE DISMETABOLICHE (OBESITA' e DIABETE MELLITO):

Marco Comaschi ( Presidente dell' Associazione Medici Diabetologi) ha evidenziato che, in Liguria, il Diabete Mellito di Tipo 2 interessa circa 100.000 persone.

- Ma, venendo a trattare, in maniera più esaustiva, il tema della NON AUTOSUFFICIENZA COLLEGATA ALLA CRONICITA' ed estendendo, dunque, il nostro interesse verso, PARTICOLARI PATOLOGIE che riguardano anche il mondo giovanile, dobbiamo doverosamente segnalare altre due specifiche e preoccupanti Anomalie ad Andamento Cronico, che vengono, sempre di più, a coinvolgere l' attenzione dell' intera, nostra Società Civile e cioè:

A) GLI ESITI GRAVEMENTE INVALIDANTI DA INCIDENTI STRADALI, in continuo aumento ed interessanti, prevalentemente, le giovani generazioni;

B) LA CRONICIZZAZIONE DELL' AIDS:  i recentissimi dati, diffusi dal COA (Comitato Operativo dell' AIDS presso l' Istituto Superiore di Sanità) ci dicono che la Liguria è al primo posto, in Italia, per il numero di NUOVI CASI di questa Malattia (riferiti agli Anni 2006 e 2007), vale a dire: 4,8 ogni 100.000 abitanti (circa 5.000, in cifra assoluta).
Ma, il dato fondamentale rilevato consiste nel fatto che STA AUMENTANDO IL TEMPO DI VITA DEI SOGGETTI AFFETTI DA AIDS; se, infatti la quasi totalità delle persone colpite dal Virus HIV, prima del 1993, è deceduta, dopo il 1996, a seguito dell' introduzione dei farmaci inibitori della Proteasi, i soggetti ancora in vita si collocano oltre il 78 per cento.
Si stanno, dunque, concretizzando le previsioni di Luc  Montagnier (riportate dal sottoscritto già in data 2 settembre 1995). secondo il quale, nei prossimi anni, assisteremo ad una progressiva cronicizzazione della malattia e ad un rapido aumento dei cosiddetti " Sopravvissuti di Lungo Corso".

- Ma, tornando al tema più specifico della NON AUTOSUFFICIENZA COLLEGATA ALLE MALATTIE CRONICHE DELLE PERSONE ANZIANE è estremamente importante porre la nostra attenzione su altri due aspetti, di decisiva importanza, che vengono a contraddistinguere la condizione esistenziale degli  anziani stessi. Mi riferisco a:

  • LA PLURALITA' DELLE PATOLOGIE: le più recenti ricerche epidemiologiche dimostrano, infatti, che il 64,5 per cento degli ultrasessantacinquenni è colpito da una o più patologie croniche;
  • LA CONTESTUALITA' DELLA NON AUTOSUFFICIENZA PSICO-SOMATICA CON LE ALTRE NON AUTOSUFFICIENZE (FAMILIARE, ECONOMICA E SOCIALE): su questo aspetto mi sono già soffermato nella Precedente Puntata; mi limito ad aggiungere, in termini molto sintetici, che:
    - In molti casi, la Famiglia non esiste o, se esiste, Essa è costituita soltanto da due Anziani (marito e moglie);inoltre, è significativa la percentuale di anziani (generalmente donne) che vivono in condizioni di assoluta solitudine;
    - E' pur vero che, in Liguria, esistono 21.600 famiglie private che detengono circa 23 Miliardi di Euro (vedere, in tal senso, il servizio giornalistico di Lorenzo Cresci, comparso su " Il SecoloXIX" del 20 Novembre 2007), ma  è altrettanto vero che, sempre nella nostra Regione, esiste il rapporto di UNA PENSIONE OGNI 2,7 RESIDENTI  e che tale pensione, nel 49 per cento dei casi, è inferiore ai 500 Euro mensili e che quasi l' 80 per cento  resta al di sotto dei 1.000  Euro mensili.

In sintesi, dunque, in un notevole numero di persone, la NON AUTOSUFFICIENZA PSICO-SOMATICA E' ASSOCIATA ALLA SOLITUDINE ED ALLA POVERTA'.

- E' possibile porre rimedio a questa situazione?

Personalmente, penso di SI', a condizione, tuttavia, che venga modificato, alle sue radici, il modo di essere e di funzionare del nostro Servizio Sanitario Regionale.

Sono concetti che ripeto da anni; desidero ribadirli, ancora una volta, anche se, confinato, come sono, nella mia solitudine politica, non penso di essere minimamente ascoltato o compreso.
In termini molto semplici:

  1. OCCORRE TRASFERIRE IL BARICENTRO DELLA SANITA' DALL' OSPEDALE AL TERRITORIO
    E', infatti, a livello Territoriale che occorre fare PREVENZIONE, CURA, e RIABILITAZIONE; non a caso, nel contesto delle manifestazioni, svoltesi durante la "Giornata Nazionale della Ricerca sul Cancro", Umberto Veronesi ha testualmente dichiarato:
    " Nella maggior parte dei casi, le alterazioni del DNA (all' origine dei tumori) si attivano per effetto di fattori ambientali, collegati agli stili di vita individuali. Di questi, la ricerca ne ha individuati con certezza alcuni, che sicuramente incidono sulla formazione dei tumori: il fumo, l' alimentazione scorretta, l' esposizione a sostanze cancerogene note. Il controllo di questi tre fattori potrebbe, da solo, ridurre drasticamente la diffusione dei tumori. Tanto è vero che la diffusione di stili vita corretti ha già fatto diminuire la mortalità  per tumori considerati vere e proprie sentenze di morte fino a pochi anni fa, come quelli del Polmone e dello Stomaco.
    Esistono, poi, fattori di rischio presenti nell' ambiente, cioè cancerogeni di origine, in prevalenza chimica. Si tratta di sostanze che, penetrate nel corpo dall' esterno, modificano un tratto del DNA, causandone il danno e, quindi una proliferazione maligna di cellule.
    Si tratta di residui di Pesticidi, Erbicidi, Fungicidi, che si usano in Agricoltura e del Benzopirene che emana dalle città inquinate, dove il riscaldamento domestico avviene con combustibili fossili.
    Queste sostanze sono facilmente veicolate, attraverso ciò che mangiamo, ad esempio, dal grasso animale. Inoltre, l' Amianto, e il Benzene, additivo della Benzina, sono cancerogeni."

    Le illuminanti  parole di Umberto veronesi dicono, a tutti noi, che se vogliamo prevenire e, quindi, combattere efficacemente il cancro (il quale, come ha affermato Romeo Bassoli, è un "Problema degli Anziani") occorre partire  dal Territorio.
    Analogo discorso va fatto per tutte le Malattie Croniche, citate all' inizio di questo Articolo, ed, in particolare, per il Diabete Mellito, che va prevenuto, diagnosticato e curato, fondamentalmente, a livello territoriale.
  2. OCCORRE CONIUGARE FUNZIONALMENTE SUL TERRITORIO I SERVIZI SANITARI CON I SERVIZI SOCIALI ED ASSISTENZIALI  In concreto:
    - OCCORRE CREARE  DISTRETTI SOCIO-SANITARI DI BASE;

- è necessario collocare, nei Distretti, TUTTE LE ATTIVITA' DEI SERVIZI TERRITORIALI, SANITARI E SOCIALI, sia specifiche che fra loro integrate;

- è urgente costituire (o ricostituire) le EQUIPES SOCIO-SANITARIE DISTRETTUALI (ove, accanto al MEDICO DI BASE, vengano ad operare INFERMIERI, TERAPISTI DELLA RIABILITAZIONE, ASSISTENTI SANITARIE E SOCIALI ed, infine, le BADANTI), attraverso questo sistema integrato sarà possibile ottenere tre risultati:

  • migliorare la qualità dell' intervento socio-sanitario;
  • ridurre la quantità complessiva della spesa, attraverso la drastica diminuzione dei ricoveri ospedalieri impropri;
  • umanizzare la Sanità, trasformando il cittadino e, soprattutto, l'anziano, abbisognevole di cure, da oggetto a persona.

Mi sia concesso, infine, una Brevissima Nota Polemica:

Prima dell' avvento del Servizio sanitario Regionale, nella nostra Savona, esistevano, tra gli altri:

IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI (portato, addirittura, ad esempio, a livello nazionale)

IL SERVIZIO DI MEDICINA SCOLASTICA (rivolto alla prevenzione, partendo, appunto, dall' infanzia)

POLIAMBULATORI DI QUARTIERE

CONSULTORI FAMILIARI (collegati a tutti gli ASILI NIDO E SCUOLE MATERNE TERRITORIALI)

Tutti questi servizi non esistono più o, nella migliore delle ipotesi, sono ridotti ai minimi termini.

Domando:
- Perchè, nel caso della soppressione di questi  servizi, nessuno (a livello politico o manageriale) si è alzato a parlare?

-  Perchè, invece, nel caso dell' Attuale Ristrutturazione dei Servizi Ospedalieri, stiamo assistendo ad una deteriore ed incivile "bega", rivolta unicamente a salvaguardare il potere locale e non già il progresso scientifico e tecnologico?

Poichè sono certo che nessuno risponderà a questa domanda, cercherò, nella prossima puntata, di rispondermi da solo.

  21 NOVEMBRE 2007                          ALDO PASTORE