I PROBLEMI SOCIALI LA
NON AUTOSUFFICIENZA | |
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La nostra Liguria possiede la più alta quota di anziani di tutta l'Italia:
il 26,5 % dell' intera popolazione. Le previsioni demografiche, riferite all' Anno 2025, riportano che le persone, con una età superiore ai 64 anni, arriveranno alla percentuale del 38,5% (di cui, il 25,1 per cento con più di 74 anni) |
Quali sono queste
malattie?
Riporto, in proposito, quanto già pubblicato su
"Trucioli Savonesi" in data 15 giugno 2006:
Marco Comaschi ( Presidente dell' Associazione Medici Diabetologi) ha evidenziato che, in Liguria, il Diabete Mellito di Tipo 2 interessa circa 100.000 persone.
- Ma, venendo a trattare, in maniera più esaustiva, il tema della NON AUTOSUFFICIENZA COLLEGATA ALLA CRONICITA' ed estendendo, dunque, il nostro interesse verso, PARTICOLARI PATOLOGIE che riguardano anche il mondo giovanile, dobbiamo doverosamente segnalare altre due specifiche e preoccupanti Anomalie ad Andamento Cronico, che vengono, sempre di più, a coinvolgere l' attenzione dell' intera, nostra Società Civile e cioè:
A) GLI ESITI GRAVEMENTE INVALIDANTI DA INCIDENTI STRADALI, in continuo aumento ed interessanti, prevalentemente, le giovani generazioni;
B) LA CRONICIZZAZIONE DELL' AIDS: i recentissimi dati, diffusi dal COA (Comitato Operativo dell' AIDS presso l' Istituto Superiore di Sanità) ci dicono che la Liguria è al primo posto, in Italia, per il numero di NUOVI CASI di questa Malattia (riferiti agli Anni 2006 e 2007), vale a dire: 4,8 ogni 100.000 abitanti (circa 5.000, in cifra assoluta).
Ma, il dato fondamentale rilevato consiste nel fatto che STA AUMENTANDO IL TEMPO DI VITA DEI SOGGETTI AFFETTI DA AIDS; se, infatti la quasi totalità delle persone colpite dal Virus HIV, prima del 1993, è deceduta, dopo il 1996, a seguito dell' introduzione dei farmaci inibitori della Proteasi, i soggetti ancora in vita si collocano oltre il 78 per cento.
Si stanno, dunque, concretizzando le previsioni di Luc Montagnier (riportate dal sottoscritto già in data 2 settembre 1995). secondo il quale, nei prossimi anni, assisteremo ad una progressiva cronicizzazione della malattia e ad un rapido aumento dei cosiddetti " Sopravvissuti di Lungo Corso".
- Ma, tornando al tema più specifico della NON AUTOSUFFICIENZA COLLEGATA ALLE MALATTIE CRONICHE DELLE PERSONE ANZIANE è estremamente importante porre la nostra attenzione su altri due aspetti, di decisiva importanza, che vengono a contraddistinguere la condizione esistenziale degli anziani stessi. Mi riferisco a:
In sintesi, dunque, in un notevole numero di persone, la NON AUTOSUFFICIENZA PSICO-SOMATICA E' ASSOCIATA ALLA SOLITUDINE ED ALLA POVERTA'.
- E' possibile porre rimedio a questa situazione?
Personalmente, penso di SI', a condizione, tuttavia, che venga modificato, alle sue radici, il modo di essere e di funzionare del nostro Servizio Sanitario Regionale.
Sono concetti che ripeto da anni; desidero
ribadirli, ancora una volta, anche se, confinato, come sono, nella
mia solitudine politica, non penso di essere minimamente ascoltato o
compreso.
In termini molto semplici:
- è necessario collocare, nei Distretti, TUTTE LE ATTIVITA' DEI SERVIZI TERRITORIALI, SANITARI E SOCIALI, sia specifiche che fra loro integrate;
- è urgente costituire (o ricostituire) le EQUIPES SOCIO-SANITARIE DISTRETTUALI (ove, accanto al MEDICO DI BASE, vengano ad operare INFERMIERI, TERAPISTI DELLA RIABILITAZIONE, ASSISTENTI SANITARIE E SOCIALI ed, infine, le BADANTI), attraverso questo sistema integrato sarà possibile ottenere tre risultati:
- migliorare la qualità dell' intervento socio-sanitario;
- ridurre la quantità complessiva della spesa, attraverso la drastica diminuzione dei ricoveri ospedalieri impropri;
- umanizzare la Sanità, trasformando il cittadino e, soprattutto, l'anziano, abbisognevole di cure, da oggetto a persona.
Mi sia concesso, infine, una Brevissima Nota Polemica:
Prima dell' avvento del Servizio sanitario Regionale, nella nostra Savona, esistevano, tra gli altri:
IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI (portato, addirittura, ad esempio, a livello nazionale)
IL SERVIZIO DI MEDICINA SCOLASTICA (rivolto alla prevenzione, partendo, appunto, dall' infanzia)
POLIAMBULATORI DI QUARTIERE
CONSULTORI FAMILIARI (collegati a tutti gli ASILI NIDO E SCUOLE MATERNE TERRITORIALI)
Tutti questi servizi non esistono più o, nella migliore delle ipotesi, sono ridotti ai minimi termini.
Domando:
- Perchè, nel caso della soppressione di
questi servizi, nessuno (a livello politico o manageriale) si
è alzato a parlare?
- Perchè, invece, nel caso dell' Attuale Ristrutturazione dei Servizi Ospedalieri, stiamo assistendo ad una deteriore ed incivile "bega", rivolta unicamente a salvaguardare il potere locale e non già il progresso scientifico e tecnologico?
Poichè sono certo che nessuno risponderà a questa domanda, cercherò, nella prossima puntata, di rispondermi da solo.
21 NOVEMBRE 2007 ALDO PASTORE