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SEMPRE PIU' mobbing a Savona, sempre più vessazioni
denunciate, ma sempre meno vittorie dei vessati davanti al
giudice del lavoro.
Tra il 2004 e oggi il numero delle denunce per mobbing
ricevute da sindacati e avvocati, i due soggetti cui si
rivolgono i lavoratori maltrattati, sono letteralmente
esplose. L'osservatorio provinciale ne aveva censite una
ventina nel 2004 ma sia nel 2005, che nel 2006 il numero è
più che raddoppiato. Nell'anno in corso il boom si è
confermato e in molti casi sono andate a sentenza le prime
cause di lavoro impostate proprio sul mobbing. Eppure il
numero delle sentenze "pro" vessati, quindi di ricorsi
accolti, è molto basso, nel 2004 come oggi. Come mai?
«Perché il mobbing c'è, esiste, probabilmente è in aumento,
ma provarlo è più difficile di quel che si pensi» spiegano i
giudici.
Attualmente di cause per mobbing nel tribunale di Savona ce
ne sono pendenti una ventina e la maggior parte di quelle
già conclusesi hanno detto "picche" ai lavoratori
ricorrenti: «Niente mobbing, niente risarcimento». E' stato
così quando la "controparte" erano Comuni ed enti pubblici o
aziende private di piccole o grandi dimensioni. Naturalmente
non sono mancate le eccezioni: sono state per esempio
condannate le Poste e la catena di noleggio Blockbuster. Ma
il bilancio generale sorride decisamente ai maltrattatori
piuttosto che ai maltrattati.
«Se è così, non è certo per insensibilità verso il
lavoratore - spiega il giudice del lavoro Luigi Acquarone -
il punto è che la dimostrazione del mobbing è complessa e
non sempre il dipendente riesce a raggiungerla».
Per provare le vessazioni servono essenzialmente
testimonianze di colleghi e documentazione scritta che
provino isolamento, vessazioni, demansionamento e tutti gli
altri elementi che la giusprudenza indica come probanti. C'è
da dire che oggi il lavoratore contesta il mobbing nel
calderone delle accuse contro il proprio datore di lavoro -
quando decide di fargli causa - anche un po' per moda, senza
veri elementi.
«Ma la giurisprudenza dispone che solo in presenza di
requisiti molto precisi il mobbing si possa configurare -
spiega l'avvocato Federico Barbano - Il requisito primo è
che le condotte vessatorie siano reiterate, quindi non un
singolo caso, e poi ci vogliono prove oggettive, concrete.
Altrimenti è inutile, una sconfitta annunciata».
Dario Freccero
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