versione stampabile 

Finale Ligure  -  resto della mia idea -

di Domenico Maglio

 


Finale ligure

Prima di lanciarmi nei miei proclami finalesi vorrei fare una puntualizzazione al riguardo di un mio articolo, pubblicato su questo blog alcuni giorni fa, in cui definivo la situazione della maggioranza e dell’opposizione attualmente in carica a Finale Ligure, almeno dal mio punto di vista.

Non era un articolo offensivo ne irriguardoso però, in modo sbagliato, indicavo il partito di Alleanza Nazionale “al governo e all’opposizione” mentre in realtà mi è stato precisato dagli interessati che in effetti così non è, dato che AN ha rappresentanza in Consiglio Comunale solamente in maggioranza.

Ovviamente mi scuso per l’errata valutazione.

Fatta questa dovuta precisazione, cercherò anche oggi di arrampicarmi piano piano sul crinale che più mi interessa.

”Affaire Piaggio” : resto della mia opinione, quella espressa su questo blog giorni fa che non sto a ripetere per intero, chi vuole può andare a vedersela sull’archivio di “Trucioli Savonesi”.

Primo occupazione e sviluppo industriale, cercando il migliore equilibrio possibile con il territorio interessato.

Francamente penso che se qualcuno gettasse un po’ di quattrini sul tavolo sarebbe meglio, ma a tutto esiste un rimedio basta volerlo trovare, e non è mai tardi per poterlo fare, non è con la contrapposizione a muso duro delle parti che si possono ottenere risultati, ma con la disponibilità al ragionamento.

Una quarantina di milioni di Euro potrebbero già essere sufficienti, con buona pace di tutti, la Piaggio si sposta lo stesso, Finale si gestisce meglio il territorio e finalmente ci si può occupare anche del resto.

Basterebbe dirottare nelle tasche della proprietà Piaggio per esempio i risparmi di qualche Ente inutile che si sta finalmente chiudendo in giro per l’Italia, anche in Liguria.

“…Basta poco…” dice Vasco Rossi, e in fondo se veramente esiste la volontà di mantenere una produzione di questa portata nella nostra Regione, nel contesto generale che ciò potrebbe comportare sarebbe un ben limitato investimento.

Non credo, come ho letto, ci sia qualcuno con volpi sotto le ascelle, i furbastri si dice esistono sempre, anche quelli che per un certo periodo non si vedono perchè si sono momentaneamente defilati, ma penso che le istituzioni regionali siano realmente convinte della bontà dell’operazione in itinere.

Certo, se il nostro Parlamentare battesse un colpo non sarebbe male, uno ogni dieci anni, senza esagerare, perché forse nessuno se ne è accorto ma abbiamo un rappresentante in Parlamento!!

Fuori dall’ironia voglio però fare alcune considerazioni di tipo generale e non riferite a contesti locali definiti, ricordando che Finale Ligure non è solo caso Piaggio e Ghigliazza, Finale è molto altro e della stessa importanza, è turismo, commercio, cultura, valorizzazione dell’ambiente, infrastrutture, insomma c’è anche altro di cui preoccuparsi, non bisogna fossilizzarsi soltanto su un paio di questioni anche se di grande importanza, perché si rischia di far passare sotto banco altre situazioni problematiche che devono essere affrontate e possibilmente risolte

 

 

 

 

 

 

Come affrontarle e risolverle, o almeno provarci, è l’unità di misura dello spessore dell’uomo politico.

Io sono fortemente convinto che ciò non dipenda in modo esclusivo dalle sue capacità amministrative strettamente legate a regolamenti e normative che senz’altro devono essere rispettate, ma dalla forza che ha nel rapportarsi con la cittadinanza ponendosi al suo stesso livello.

Penso che sia questo che molti amministratori non riescono più a fare, gli manca il legame generale e preferiscono quello particolare verso i gruppi a loro più vicini.

Non che sia pratica illegittima, però diventa escludente e privilegiata per pochi a scapito di molti, e bisognerebbe non dimenticare che alle elezioni votano i primi, ma in numero maggiore i secondi.

Su questo punto si potrebbe scrivere molto, di giusto ma anche di sbagliato, ed è sempre molto difficile tracciare il limite oltre il quale l’opportunità di non andare oltre prevale, però se la distanza tra le persone e la “casta” politica non da segnali di riavvicinamento uno dei motivi tra i tanti potrebbe anche essere questo, anzi sicuramente lo è ed è per tale motivo che insisto sempre sul coinvolgimento costante della cittadinanza, non è tanto rilevante che il Sindaco di una città o un amministratore intervenga ad eventi e manifestazioni più o meno importanti, è certamente un segno di partecipazione delle istituzioni che non può essere messo in dubbio, ma questo rapporto non credo possa esaurirsi in quei contesti.

Nessuno pensa che un Sindaco debba girare tutto il giorno per le strade con la fascia tricolore indossata, certo che no, ma quella fascia deve essere sempre presente comunque nella testa delle persone, ognuno deve sapere che c’è qualcuno che  ascolta i loro problemi e che insieme a loro prova a porvi rimedio.

Queste pratiche sono cadute un po’ in disuso e non credo sia un bene.

Abbiamo però tutti quanti il dovere dell’ottimismo e credere che possa invertirsi questo modo di amministrare le città come Finale Ligure, dove si dovrebbe riportare al centro le esigenze vere delle persone prima che il malcontento diventi estraniazione, astensionismo e disinteresse.

Ciò non è un atto accusatorio nei confronti delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni e fino ad oggi nella mia città, ma è generalmente diventata una prassi meccanicistica, consolidata, ciò che manca è la volontà della riconquista della fiducia, bisogna riconquistare la fiducia per avere un consenso dei cittadini che vada oltre la consultazione elettorale.

Questa fiducia non credo la si possa conquistare gettandosi al galoppo sulla distruzione delle forze politiche, ritengo invece più opportuno un rinnovamento di queste forze, negli uomini e nel modo di affrontare i problemi.

La politica non deve rinunciare ai propri ideali, perché l’ideale appartiene alla categoria dei principi non negoziabili, il compito della politica è invece quello di trovare la sintesi con chi le ha donato la delega a governare un paese, una Regione o una città, proprio come Finale Ligure.

Se i delegati non sono in grado di trovarla questa sintesi, vorrà dire che i deleganti la prossima volta se ne ricorderanno, ma se distruggo il sistema invece di riformarlo probabilmente non ci sarà più alcun delegante.

Non credo sia questo il modo.

PS. Mentre scrivo dovrebbe essersi conclusa la nomina del coordinatore provinciale del PD savonese, anche se provvisorio, auguri al mio amico Giovanni.

Domenico Maglio