I dissidenti non mollano ma chiedono aperture IL SECOLOXIX
maersk a vado , verso il consiglio comunale
L'ex assessore Caviglia auspica il ritiro della pratica per "ragionarci sopra ancora qualche giorno. I dubbi sui quesiti

22/11/2007
Vado. Sembra avviarsi verso un "no" deciso la posizione dei cinque consiglieri "dissidenti" nei confronti dell'accordo di programma che andrà in consiglio comunale lunedì (o, più probabilmente, martedì sera). Dopo il nuovo allontanamento dalle posizioni della giunta del sindaco Carlo Giacobbe, gli ex assessori Attilio Caviglia, Enrico Illarcio e Maria Teresa Abrate, e i consiglieri Angelo Callieri e Pietro Toso, hanno ribadito la loro opinione contraria alla bozza di accordo di programma, che rappresenta il primo passo concreto verso l'accettazione del progetto della piattaforma Maersk a Vado.
«La nostra posizione resta immodificabile - conferma Illarcio -, il sindaco ha detto che ci manderà una lettera chiedendo una sorta di fiducia, ma noi abbiamo già dichiarato che quel testo non può essere accettato». Anche Caviglia, che pure spera che in extremis la pratica venga ritirata per un riesame del testo, non sembra lasciare spazio per un voto positivo: «Bisognerebbe provare a rinviare almeno quel punto - spiega -, qualche giorno di ritardo non cambierebbe molto per la giunta, ma permetterebbe di ragionarci ancora sopra e di cercare una soluzione. Ma non vediamo aperture in questo senso, da parte nostra non possiamo che dichiararci tutti e cinque contrari. Resta anche aperto il problema dei quesiti della prima bozza della consultazione, che secondo noi non funzionano».
Intanto anche il Partito di Rifondazione comunista alza la voce: «Nel consiglio comunale ci sarà una svolta - spiega il segretario cittadino Simone Falco -, giusto che Giacobbe abbia chiesto di prendere posizione, dentro o fuori, noi non abbiamo ancora capito con che spirito i cinque "dissidenti" possano restare ancora in maggioranza. Il nostro auspicio è che dalla consultazione esca un "no" deciso alla piattaforma, che la giunta si dimetta e si torni così alle urne. Noi siamo pronti per le elezioni. Si potrà così tornare al tavolo delle trattative con Maersk e Autorità portuale, e rivedere l'intero progetto sulla base della volontà della popolazione. Noi siamo convinti che si possa migliorare la portualità, ma puntando sui settori turistici, non con gli assetti attuali, che portano poco lavoro e tanti problemi. Come dice Campostano, non saremo mai una località turistica, ma abbiamo una posizione, delle infrastrutture e delle potenzialità per avere un ruolo importante nei traffici turistici, che invece offrirebbero più posti di lavoro e un migliore rapporto con il territorio».
Giovanni Vaccaro