CAMPAGNOLO «IL CONSIGLIO APPROVO’ IL PIANO REGOLATORE CHE PREVEDEVA GLI ALIMENTARI»  LA STAMPA
Metalmetron, resa dei conti
Il dirigente dell’Urbanistica replica al vicesindaco Paolo Caviglia
[FIRMA]ERMANNO BRANCA
SAVONA
«La giunta e il Consiglio comunale nel redigere il Piano regolatore hanno stabilito che alla Metalmetron potevano insediarsi attività alimentari». Il dirigente dell’Urbanistica Luciano Campagnolo replica così al vicesindaco Paolo Caviglia che gli aveva chiesto spiegazioni attraverso i giornali del parere di ammissibilità al progetto Metalmetron. Caviglia voleva che il capo dell’Urbanistica facesse i nomi degli amministratori della vecchia giunta che gli avrebbero suggerito di consentire l’insediamento degli alimentari nell’ex fabbrica di via Stalingrado. La replica del dirigente è arrivata plateale, nei toni e nelle modalità.
«Visto che ho saputo dai giornali che l’amministrazione voleva spiegazioni sul caso Metalmetron, mi comporterò allo stesso modo - afferma Campagnolo -. Intanto il vicesindaco sostiene che avrei detto in giunta che la vecchia amministrazione mi aveva dato l’indirizzo di prevedere gli alimentari fra le merceologie ammesse nell’ex Metalmetron. In realtà ho solo spiegato al sindaco e alla giunta che la vecchia amministrazione non mi aveva dato disposizioni per impedire che alla Metalmetron potessero insediarsi attività alimentari. Del resto non vi era alcun bisogno che la giunta desse la direttiva di prevedere gli alimentari nelle aree di via Stalingrado dato che questa direttiva era già stata formulata nel Piano regolatore».
Il diregente dell’Urbanistica aggiunge: «Il Piano regolatore è stato adottato dal Consiglio comunale nel febbraio del 2005, mentre il progetto Metalmetron è stato approvato parecchi mesi dopo, nel novembre dello stesso anno. Il Piano regolatore ammette espressamente la merceologia alimentare nella Metalmetron, prevedendo addirittura 2 mila 500 metri per ciascuna unità commerciale. In teoria il Piano regolatore ammetterebbe quindi non una ma addirittura cinque insediamenti alimentari. Il fatto quindi che i componenti della passata giunta ritenessero che gli alimentari fossero esclusi è dipeso solo dal fatto che non avessero approfondito i presupposti su cui si fondava il Piano regolatore adottato. Mi chiedo quindi a cosa sinao serviti i numerosi incontri con la giunta, le commissioni consiliari, la pubblicazione sul sito internet del Comune e la distribuzione di numerose copie e di un cd contenente gli atti integrali del Piano regolatore a consiglieri e assessori. Dopo due anni di riunioni, è difficile sostenere che gli amministratori fossero convinti dell’esclusione degli alimentari».
Campagnolo conclude con una stoccata: «Mi si chiede di indicare gli atti su cui si sono basati gli uffici per il progetto Metalmetron: l’atto è il Piano regolatore, adottato 7 mesi prima del progetto da giunta e Consiglio».