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Vado. Tutto in una notte, sarà probabilmente martedì la
serata della resa dei conti per il futuro di Vado e degli
assetti politici.
Solo al termine del prossimo consiglio comunale potrebbe
delinearsi un quadro chiaro di ciò che succederà nei
prossimi mesi. Una nuova maggioranza oppure lo spettro del
commissariamento e di nuove elezioni.
Nel primo caso gli ex assessori dimissionari e i loro
consiglieri (Attilio Caviglia, Maria Teresa Abrate, Enrico
Illarcio, Pietro Toso e Angelo Callieri) passerebbero
direttamente tra i banchi dell'opposizione, nel secondo c'è
il rischio di un lungo stop al progetto della piattaforma,
ma anche degli interventi ad essa collegati, come il
masterplan.
Ieri mattina il gruppo di maggioranza che sostiene il
sindaco Carlo Giacobbe ha partecipato a un lungo incontro in
Comune con Pietro Bovero, capogruppo di opposizione che con
i suoi due consiglieri Antonino Vicidomini e Enrico Pozzi
potrebbe diventare l'ago della bilancia del consiglio
comunale. Fantapolitica? Forse. Però, dalle indiscrezioni
trapelate sembrerebbe che a votare contro la bozza di
accordo potrebbero essere il consigliere del Prc Mauro Lami
e i cinque consiglieri della Margherita e del Gruppo delle
firme.
Oltre naturalmente alla consigliera Franca Guelfi,
rappresentante del gruppo Vivere Vado, che da sempre si
batte contro la piattaforma.
A questo punto, considerando sette voti contrari ed
escludendo eventualmente il sindaco Giacobbe, rimarrebbero a
favore altri sei consiglieri: Fortunato Raffa, Monica
Giuliano, Sergio Verdino, Roberto Costagli, Maurizio
Barbero, Giovanni Di Marco.
Quindi il gruppo di Bovero diventa fondamentale per decidere
il via libera alla bozza di accordo o un duro colpo alla
giunta ed al progetto.
Ma, nel caso i cinque consiglieri di Margherita e Gruppo
delle firme si astenessero, anziché votare contro, anche
Bovero potrebbe avere un diverso peso. E per sé un ruolo
meno impegnativo.
Il "geometra" attende di vedere cosa succederà, al momento
discute a 360 gradi e valuta con attenzione la situazione.
«Sarebbe un grosso passo per me, aiutare il mio avversario
delle ultime elezioni - spiega l'ex vicesindaco della prima
giunta Peluffo, oggi all'opposizione -. Per il momento
stiamo lavorando comunque perché alla bozza di accordo di
programma vengano apportate alcune modifiche».
Bovero è un capitano di lungocorso della politica, non sarà
certo una mareggiata contro una piattaforma a fargli venire
il mal di mare.
Giovanni Vaccaro
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