Domani a Valloria
il vertice sul Piano
della Regione
Sindaco-medici
vertice sul futuro
del San Paolo

ERMANNO BRANCA
LA STAMPA
SAVONA
Il sindaco domani mattina alle 11 incontrerà i medici del San Paolo che restano particolarmente scettici sul piano di riorganizzazione della sanità varato dalla giunta regionale. Il fatto che l’Asl2 abbia assorbito le funzioni amministrative dell’azienda Santa Corona, non lascia dormire sonni tranquilli ai medici savonesi che temono che il San Paolo subisca la riorganizzazione con un «contrappasso» di tipo sanitario.
«Esiste un timore diffuso su questa riorganizzazione - spiega il sindaco Berruti -. I medici mi hanno fatto sapere che temono che l’ospedale di Savona perda le sue eccellenze per appiattirsi a livello di presidio sanitario per le cure ordinarie, lasciando ad altri ospedali come quello di Pietra l’alta specializzazione. L’altro timore diffuso è che la Regione dovendo già spendere tanti soldi per allestire l’ospedale di Albenga, finisca per giocare al risparmio su quello di Savona. Ascolterò tutti i rilievi che formuleranno i medici a questo piano sanitario e poi chiederò un incontro all’assessore regionale perchè il San Paolo è un buon ospedale e vogliamo tutti che resti tale e possibilmente migliori ulteriormente».
Berruti ha però sottolineato con soddisfazione la nomina del nuovo direttore generale Flavio Neirotti che proprio domani prenderà ufficialmente possesso dell’Asl di Savona anche de già da qualche mese assisteva alle riunioni in modo informale per rendersi conto della situazione.
Per quanto riguarda il Piano sanitario, per il San Paolo viene confermata la funzione di Dea di primo livello, con «specialità di base per il proprio bacino di utenza». La Regione afferma inoltre che l’ospedale svolgerà «un’ampia attività ambulatoriale integrata con la rete dei servizi territoriali». Le premesse insomma non sono esaltanti. Perchè davvero lasciano pensare ad una sorta di ospedale di base, dove i malati possono al massimo trovare una prima risposta in attesa di essere indirizzati nei centri di specializzazione. Il piano garantisce tuttavia al tempo stesso le specialità di Chirurgia generale, Terapia intensiva, Semintensiva cardiologica, Malattie infettive, Medicina generale, Nefrologoia, Neurologia, Oculistica, Ortopedia e Trauma, Chirurgia della mano, Ostetricia, Otorino, Pediatria, Psichiatria, Urologia, Utic, Dermatologia, Patologia neonatale, Oncologia, Reumatologia, Riabilitazione medica, ortopedica e neuroriabilitazione e Cure intermedie.