La proposta arriva dal consigliere socialista Roberto De Cia
e oggi sarà discussa in consiglio comunale
15/11/2007
RESTITUIRE AI PESCATORI dilettanti savonesi la possibilità
di poter accedere alle banchine portuali.
È l'obiettivo del consigliere comunale socialista Roberto De
Cia, che nei giorni scorsi ha preso carta e penna ed ha
redatto il testo di una interpellanza inviata al sindaco
Federico Berruti che verrà discussa nel corso del consiglio
comunale convocato per oggi. «Mi sembra assurdo - sottolinea
De Cia - che i pescatori dilettanti savonesi, e mi risultya
siano alcune centinaie, da ormai oltre tre anni siano
privati della possibilità di poter coltivare il loro hobby
all'interno della zona portuale. So benissimo che la
decisione della Capitaneria di porto, in accordo con
l'Autorità portuale, si rifaceva ad una lettura restrittiva
della direttiva in termini di sicurezza dei porti italiani
emanata dal ministero delle Infrastrutture, ma al tempo
stesso ho preso atto che altre Capitanerie hanno
interpretato con maggiore elasticità questa direttiva. Ad
esempio quella di Genova, dove è stata assicurata sia la
sicurezza dell'infrastruttura portuale sia la possibilità
per centinaia di appassionati, soprattutto anziani, di poter
passare il tempo libero in maniera sana ed attivizzante».
Per quanto riguarda invece Savona, il caso esplose il 14
settembre del 2004 quando oltre duecento pescasportivi
vennero sfrattati dalla zona portuale. Con l'entrata in
vigore delle norme internazionali relative alla sicurezza
portuale il mitico "molo 33" divenne per loro off-limits. I
pescatori savonesi provarono a protestare e inviarono anche
una petizione all'allora presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi, senza però riuscire ad ottenere il risultato
sperato. Ora, grazie all'interpellanza del consigliere
comunale Roberto De Cia, la questione torna all'attenzione.
Gianluigi Cancelli
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