COSTI DELLA POLITICA sotto la lente d'ingrandimento della
giunta Berruti. Ieri, la giunta - chiamata ad approvare gli
assestamenti di bilancio - ha discusso a lungo
dell'impennata delle spese relative alle sedute del
Consiglio e delle Commissioni, triplicate in poco più di tre
anni e documentata dai giornali di ieri. Al termine,
l'assessore al bilancio Luca Martino ha lanciato un appello
a maggioranza e minoranza: «Sediamoci intorno a un tavolo e
lavoriamo insieme ad una riforma del Regolamento che
risponda a criteri di efficienza e di risparmio della
spesa».
Intanto, il Secolo XIX è in grado di fornire i numeri
relativi al numero di sedute di ciascuna delle cinque
Commissioni consiliari: è questo, del resto, il punto più
debole del sistema. Gli assestamenti di bilancio
attribuiscono alle Commissioni una spesa di 164.500 euro
(contro i 67 mila del 2004) ma è probabile che ancora non
basteranno perché, per stare dentro a questa cifra, le
commissioni dovrebbero riunirsi con una media di 1,5 sedute
per ciascuna da qui alla fine dell'anno. Ed il ritmo tenuto
sinora è stato decisamente più alto. Sia chiaro che in
discussione non c'è la salute del bilancio di Palazzo Sisto.
Si tratta invece di una questione di sobrietà, in un momento
difficile per la congiuntura economica e per il sistema
politico: non a caso, proprio ieri, è stato annunciato il
taglio dei costi di tutti gli organismi costituzionali,
dalla Presidenza della Repubblica alla Camera. In questo
contesto, il quadro che emerge dalle Commissioni di Palazzo
Sisto è piuttosto chiaro. La più"presenzialista"è la
Commissione terza, presieduta da Giampiero Aschiero
(Margherita). Nel corso del 2007, sino al 15novembre, si è
convocata per 23 volte. A queste ne vanno aggiunte altre
cinque (e fanno 28) in condominio con la Commissione
seconda, presieduta da Paolo Apicella (Ds). Commissione ben
più morigerata, perché si è riunita, da sola, per 13 volte.
A ruota segue la Commissione prima, presieduta da Andrea
Addis (Gente della Liguria), che si è riunita per 19 volte.
Lo stesso numero toccato dalla Commissione quinta,
presieduta da Renato Giusto (Sdi). E anche dalla Comissione
capigruppo. La Commissione quarta, presieduta da Emanuele
Varaldo (Prc) si è riunita 14 volte. Tre volte, infine, si è
riunità la Conferenza di Programmazione. Inoltre, come si
nota anche dalla tabella pubblicata sopra relativa alla
settimana in corso, le Commissioni sono quasi sempre
convocate con un solo punto all'ordine del giorno. Perché?
Ma torniamo all'assessore Martino. «Questa non è una
questione che si affronta dal punto di vista del bilancio.
Lo dimostra il fatto stesso che la legge prevede l'assoluta
autonomia del Presidente nel convocare una commissione: sino
al punto di fare un debito fuori bilancio, se i fondi sono
esauriti». Detto questo, Martino aggiunge: «Sottolineo anche
che non c'è un problema di spesa nella giunta, che è anzi
diminuita da 10 a 9 membri, né di consulenze, dal momento
che questa giunta in un anno e mezzo non ha mai dato nessuna
consulenza esterna». Poi sul merito: «Credo giusto che su
questo tema sia dato un segnale. Credo che la strada su cui
ragionare possa essere quella dell'indennità al posto del
gettone: valorizzerebbe il ruolo del consigliere, sganciando
il compenso dal numero di sedute in consiglio e in
commissione e agganciandolo invece all'impegno profuso».
An. Gran.
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