Funivie, il futuro è iniziato firmata la concessione  IL SECOLOXIX
garantiti i livelli occupazionali
Via libera alla copertura dei parchi di Bragno. Il carbone lascerà Vado
Dal prossimo 20 dicembre la società Funivie - ovvero la vecchia Funiviaria Alto Tirreno in versione modificata - inizierà a gestire le attività di sbarco, inoltro e deposito delle rinfuse movimentate al terminal Miramare di Savona e avviate verso i parchi della Valle Bormida sulle "linee aeree a vagoncini" costruite quasi cento anni fa. Ieri a Roma, alla presenza del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, l'atto di concessione per 25 anni è stato sottoscritto da Rino Canavese, presidente dell'Authority nonché presidente pro-tempore di Funivie Spa, e da Amedeo Gargiulo, direttore generale del settore Sistemi di Trasporto al ministero. A fare da "testimoni", tra gli altri, l'assessore regionale Luigi Merlo, rappresentanti della Provincia, dei sindacati e dell'azienda, tra cui il genovese Tirreno Bianchi, socio nella nuova avventura di Funivie. "Presenza da sottolineare - ha detto Canavese - perché dimostra come intendiamo noi l'integrazione tra Genova e Savona: fatti e non parole. Anche nelle rinfuse, come nelle crociere, dimostreremo che quando si è forti sul mercato, gli spazi di crescita aumentano, per tutti".
La firma ha fatto seguito al deposito, da parte di Funivie, di una fideiussione per 8,6 milioni di euro, pari al finanziamento per il ripiano di esercizio che la Società Funiviaria aveva ricevuto nel 2005, prima dell'esaurimento della vecchia concessione. In futuro non ci saranno più ripiani, ma è prevista l'erogazione di un contributo trimestrale destinato a scendere gradatamente fino ad esaurirsi nell'arco di 15 anni, per un importo totale di 104 milioni 730 mila euro. Con questi fondi Funivie Spa si è impegnata a risolvere i problemi ambientali causati dall'attività di stoccaggio nei parchi della Valle Bormida. Gli attuali depositi scoperti saranno sostituiti da due grandi strutture coperte, una per le rinfuse destinate a Funivie, l'altra al servizio dei traffici di carbone destinati ad Italiana Coke. L'opera è da realizzare prioritariamente ed i lavori inizieranno già nei primi mesi del prossimo anno.
Il contributo statale consentirà anche di mantenere i livelli occupazionali attuali (186 unità) e di confermare le condizioni contrattuali. Soddisfatta la folta delegazione sindacale savonese, guidata dai segretari dei sindacati trasporti Barbara Delbuono, Cristiano Ghiglia, Franco Lovesio ed Enrico Peverati.
L'aggiudicazione della concessione a Funivie e la recentissima costituzione della "new company" per la gestione del terminal rinfuse Alti Fondali completano la riorganizzazione dei traffici di rinfuse a Savona-Vado. L'ingresso di TRI (oggi controllata dagli australiani di Babcock & Brown) nella società del terminal, stabilisce definitivamente che il carbone destinato all'Italiana Coke si sposterà da Vado a Savona. Verrà così soddisfatta una delle più rilevanti condizioni poste dal Comune di Vado Ligure per dare luce verde alla costruzione della piattaforma contenitori.
Non solo, ma lo "sbarco" di B&B agli Alti Fondali ha già messo in moto l'iter tecnico per un secondo terminal rinfuse a Savona, da realizzare in "project financing", ovvero con l'intervento di capitali privati.
Sergio Del Santo