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POLITICHE AMBIENTALI
E PUNTI DI VISTA


di ANTONIA BRIUGLIA

 


 

Un articolo della Stampa del 25 ottobre scorso riportava un’”accorata” riflessione dell’ex Assessore Regionale all’Ambiente Franco Orsi, che denunciava come le politiche ambientali non fossero più una priorità della attuale Giunta Regionale  Ligure.

E’ pur noto quanto, molti di noi, proprio su questo Blog, abbiano fatto rilevare le incongruenze nell’indirizzo della stessa politica regionale che mentre opera in

modo deciso in alcuni settori ambientali (aree protette, tutela, etc.), non riesce a imprimere un netto cambiamento di rotta in quelle che sono state le “scellerate” scelte urbanistiche che, oggi, caratterizzano diverse battaglie sul territorio ligure, specie nella provincia di Savona .

 

Certo è che, suona alquanto curiosa l’analisi del vice-presidente savonese di Forza Italia: un’analisi che attinge alla lettura del rendiconto di esercizio  2006 e del bilancio 2007, dove sono rilevate le contraddizioni della Giunta regionale “rosso-verde” in materia ambientale sulla destinazione di fondi.

Curiosa, perché tutta l’analisi dell’articolo si concentra su un unico tema; la manutenzione dei torrenti e le quote messe a disposizione dei Comuni dalla passata Giunta per la pulizia degli alvei.

Torrente Riobasco che si tuffa nel Sansobbia

Foce del letimbro

Certamente il tema non è trascurabile, soprattutto in Liguria, dove la portata dei torrenti è ormai inesorabilmente alterata da un uso del territorio non solo sconsiderato, ma definirei “ criminale” e non soltanto per l’intubazione di corsi d’acqua o per deviazioni di consistenti falde acquifere, ma per una politica disastrosa di cementificazione delle colline di cui si sono macchiate anche Giunte di centro-destra.(…Albissola insegna)

La pulizia degli alvei e la rimozione di materiale arboreo dei fiumi sono sicuramente aspetti importanti, ma ritengo non centrali, per poter dare giudizi di merito su politiche ambientali che non possono essere neppure liquidate con una “virtuale” opposizione all’Aurelia bis o caldeggiando un eventuale spostamento autostradale a monte(Secolo XIX -28/10/07).

 

La politica ambientale di Forza Italia e della destra l’abbiamo già sperimentata nel Governo precedente, con Decreti che hanno sancito una vera e propria controriforma ambientale dove la confusione ha reso ingestibile la normativa, ha liquefatto i sistemi di controllo pubblico in campo ambientale, ha annullato ogni attenzione per i diritti e le tutele in tema di inquinamento.

Decreti delegati sull’ambiente hanno alterato il rapporto tra Stato e Regioni

dove la competenza nazionale si è chiamata TUTELA e quella Regionale VALORIZZAZIONE, dove il Ministero dell’Ambiente ha perso il potere di condizionamento di Ministeri “più importanti per lo sviluppo dell’Italia” come quello dei Trasporti, dell’Industria, dei LL.PP., noti proprio per i loro progetti impattanti.

In nome di un berlusconismo imperante si è consentita una mercificazione di risorse naturali, favorendo una politica (che ha contagiato anche noti politici del centro-sinistra) basata su conflitti neoliberisti come: capitale/lavoro,

capitale/ambiente  etc….

 

Il compito degli attuali Governi sia Regionale sia Nazionale, dovrà essere invece proprio quello di riuscire a creare una contaminazione compatibile tra gli elementi di conflitto; ripristinando norme,rispetto per l’ambiente,

valorizzazione e democrazia partecipativa anche e soprattutto in campo ambientale.

 

Su tutto ciò non credo possa fare scuola chi rappresenta il partito delle tristi scelte del Ponte sullo Stretto , della TAV, del Mose di Venezia , dei condoni edilizi spregiudicati e che ha tutelato,con un’apposita legge il principio di discrezionalità del danno ambientale dove i grandi inquinatori e gli speculatori edilizi possono ricorrere, patteggiare in barba al cittadino che perdendo la vera tutela, perde anche la speranza di un ambiente più vivibile, ma soprattutto la consapevolezza che ..un altro mondo è possibile!!!!

 

     ANTONIA BRIUGLIA