L’otto settembre è un giorno triste in Italia. Ricorda il giorno dell’armistizio in una guerra assurda...Non a questo livello, ovviamente, ma anche quest’anno per me è stato un giorno triste. Mi riferisco al “Vaffa – day”
OTTO SETTEMBRE

MARGHERITA PIRA

L’otto settembre è un giorno triste in Italia.
Ricorda il giorno dell’armistizio in una guerra assurda e tutto quello che è capitato dopo: il disorientamento immediato, la reazione degli ex alleati tedeschi, la presa di coscienza di molti e la scelta della lotta partigiana. Una scelta che, seppur alla fine vincente, è costata la vita a tanti giovani e non solo.
Non a questo livello, ovviamente, ma anche quest’anno per me è stato un giorno triste.
Mi riferisco al “Vaffa – day”.

In realtà la tesi di base non è sbagliata e io condivido ciò che viene proposto per una legge di iniziativa popolare.

Sono d’accordo con il No ai parlamentari condannati, con l’idea che un parlamentare non possa essere eletto per più di due legislature, con il No ai parlamentari scelti dai partiti, perché penso giusto che vengano direttamente votati dai cittadini con la preferenza diretta.

Le proposte sono assolutamente condivisibili da qualsiasi persona con un minimo di buon senso, ma è il modo in cui vengono diffuse queste proposte che non mi piace.

Da subito, quando ho visto l’inserto su questo blog, ho provato un senso di fastidio, ma non ancora ben chiarificato. Ora so perfettamente perché.

Il disagio è provocato da una terribile somiglianza tra questa scelta e  “L’uomo qualunque” nato nel secondo dopoguerra in un periodo in cui gli scontenti erano molti.

Il partito si era formato attorno a un giornale pubblicato da Guglielmo Giannini. Allora i mezzi di divulgazione delle notizie erano i giornali, non internet.

Il giornale presentava il povero “uomo qualunque” schiacciato da una pressa, cioè quella della burocrazia e dall’apparato statale.

In sé la cosa è vera. Tutti ci siamo sentiti oppressi almeno una volta da una burocrazia assurda e da una politica che spesso fa gli interessi dei parlamentari e non dei cittadini. Quindi nulla da eccepire, ma attorno all’Uomo qualunque finirono per raggrupparsi i nostalgici dell’antico regime e il movimento finì per assumere connotazioni marcatamente di Destra. 

Grillo sicuramente non ha queste intenzioni, ma non è così improbabile che il risultato finale sia proprio questo. Spero proprio di no perché credo nella buona fede dei partecipanti, ma non ne sono totalmente sicura.

Un settimanale definiva Grillo “Un comico- guru” e non mi sembra una definizione erronea. Tutti abbiamo bisogno di un guru che ci guidi e ci indichi la strada e il percorso giusto da seguire, che dia voce alle nostre proteste nei confronti delle ingiustizie che subiamo. E’ un bisogno naturale e legittimo, ma a screditare troppo la politica non ci rimetterà proprio il senso dello Stato che i cittadini italiani, forse perché vaccinati da anni di dittatura, hanno molto sviluppato?

Questo senso civico, assai vivo nella generazione che sta scomparendo, è assai meno sviluppato nelle nuovissime generazioni, che alla politica sono del tutto indifferenti.

Pochi giorni fa parlavo con una giovane specializzanda in filosofia e questa lamentava proprio la mancanza di ideali in cui credere. In un certo senso invidiava me che questi ideali li ho ricevuti e li ho ancora solidi e la mia generazione che aveva ben chiaro ciò in cui voleva credere. Il problema allora è proprio questo.

Se la politica è la palestra in cui tutti i cittadini debbono poter giocare e non è possibile una partecipazione diretta per ovvi motivi, non è pericoloso questo discredito che si cerca di installare nella mente di tutti?

I politici sono spesso corrotti e altrettanto spesso implicati in scandali, ma non c’è il pericolo è che si butti il bambino assieme ai panni sporchi?

Io sono molto spaventata da questo.

Il fascismo è nato così: grandi manifestazioni di piazza, slogan dello stesso tipo – ricordiamo il famoso “Me ne frego” – e poi il silenzio rotto da piazze in delirio proprio per il capo – guru e ce lo siamo tenuti per vent’anni .

Grillo ha detto che si è stufato di far solo ridere e su questo penso che si possa dargli ragione ; che desidera un impegno più incisivo di tipo politico e anche questo mi sembra più che accettabile; è il trascinamento della folla trasformata in una turba vociante ad urlare insulti contro (se si è unito qualcuno della Lega Nord) “Roma ladrona” questo non mi piace, anzi ne ho paura.

Io credo con tutta l’anima nella democrazia e per me insegnante di storia  è stato un impegno sacro  trasmettere il rispetto per questo Stato democratico che la generazione anteriore alla mia ci ha guadagnato.

Una democrazia ridotta a pura demagogia caciarosa mi fa paura.

Io non sono andata a manifestare al v – day come non sono andata a quella in difesa della famiglia (qui anche per ragioni di non condivisione)  e pur non avendo nulla da ridire contro le manifestazioni di piazza che sono un’espressione della volontà popolare, se sono troppe  e sbracate mi fanno paura.

Comunque il monito ai politici di non rendersi invisi alla popolazione che li ha scelti e ai partiti di non mandare in Parlamento delle persone già condannate o gravemente inquisite per prove schiaccianti di comportamenti illegali quello resta.

E’ vero che sono proprio i gravemente inquisiti che portano voti, ma se non si sa fare a meno di questo allora andrò anch’io alla prossima manifestazione, ma per me sarà la più grave sconfitta della mia vita.

Margherita Pira.