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Il sindaco Giacobbe ha iniziato da piazza Cavour il giro di
incontri con la gente per presentare il progetto contestato
09/09/2007
DISEGNI, prospetti, fotomontaggi e proiezioni: dati concreti
per presentare direttamente ai vadesi il progetto per la
realizzazione della piattaforma container della Maersk. Il
sindaco di Vado, Carlo Giacobbe, accompagnato dagli
assessori Monica Giuliano e Sergio Verdino, dal capogruppo
in consiglio comunale Fortunato Raffa e dai consiglieri
Roberto Costagli e Giovanni Di Marco, per tutta la giornata
di ieri ha incontrato gli abitanti in piazza Cavour. Intanto
si fa largo l'ipotesi di creare un gruppo di lavoro che
comprenda anche gli esponenti di Margherita e Movimento
delle firme che hanno lasciato gli incarichi in giunta.
Il gazebo è stato preso d'assalto dai vadesi che hanno
chiesto informazioni a tamburo battente. Poche le polemiche,
i cittadini hanno dimostrato una certa serietà chiedendo
soprattutto dati concreti e cercando di fugare tutti i
dubbi. Nei mesi scorsi, infatti, Vado è stata teatro di una
guerra di cifre tra fautori ed oppositori del progetto. E il
commento ricorrente è stato: «Non me l'avevano spiegata
così». Anche un turista milanese, di passaggio a Vado con la
sua moto, si è fermato per analizzare il progetto.
«Al di là di chi aveva già una posizione marcata - spiega
Giacobbe -, la maggior parte delle persone si è mostrata
interessata a capire. Molti ci sollecitano ad essere
rigorosi nelle trattative e a non transigere sul presupposto
che le opere del masterplan dovranno essere realizzate in
contemporanea, e non successivamente, alla piattaforma». Tra
le domande ricorrenti spiccano quelle sull'occupazione.
Molti hanno ancora vivo il ricordo di quando l'Enel costruì
la centrale elettrica e la delusione quando si scoprì che un
gran numero di posti di lavoro venne coperto da personale
arrivato da fuori.
Sull'ipotesi di un gruppo di lavoro allargato per portare
avanti le trattative, Giacobbe spiega: «Dobbiamo coordinare
le idee sul progetto e per studiare come svolgere una
consultazione molto vasta. Siamo tutti convinti che possiamo
trovare un'intesa e mettere fine allo stato di incertezza.
Se non ci fossero le condizioni, potremmo anche andare ad
elezioni anticipate nel 2008».
«I vadesi - spiegano il segretario provinciale dei Ds,
Giovanni Lunardon, e quello dell'Unione comunale, Ivano
Sciutto - non sono disposti ad accettare né tirate
paternalistiche del tutto gratuite e provocatorie, che
rigettiamo con fermezza, né previsioni catastrofiste
avanzate da chicchessia. Da sempre i cittadini di Vado sono
ostili sia alla cultura del "no" ad ogni costo, sia a quella
del "sì" acritico. Fa bene l'Amministrazione comunale a
lavorare al progetto della piattaforma cercando di tenere
insieme le grandi opportunità economiche e occupazionali che
tale progetto può innescare, insieme al massimo rispetto per
l'ambiente e la qualità della vita».
Giovanni Vaccaro
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