IL SINDACO INVITA A CENA LA MAGGIORANZA PER PARLARE DI SVILUPPO
“Punto su porto, turismo e Università” LA STAMPA
[FIRMA]PARIDE PASQUINO
SAVONA
Non c’è modo migliore per discutere di urbanistica, strategie di sviluppo e del futuro di Savona se non quello di mettersi attorno a un tavolo. Anzi, una tavola. Meglio se imbandita. E tra un nostralino e i frisceu si può parlare di edilizia ecosostenibile, di masterplan e di equità sociale. Due gli incontri tra il sindaco e i consiglieri di maggioranza: alla Sms di Marmorassi e, l’altra sera, al Giardino Serenella per fare il punto sul futuro della città.
Si è parlato di massimi sistemi, ma anche di scelte operative. Di quanto sia difficile far andare d’accordo tutte le anime del centrosinistra, ma anche di cosa fare a Savona a partire dal 2008.
«Volevo che ci fosse un dibattito libero e ampio sul futuro della nostra città - ha spiegato ieri Federico Berruti - E la discussione c’è stata, ma posso dire che ho una maggioranza consapevole sia delle differenze culturali ma soprattutto della voglia di superarle».
Quale potrebbe essere la sintesi della lunga serata spesa tra discussioni e progetti? «E’ che vogliamo tutti puntare sulla qualità della vita e sulle nuove occupazioni. Savona dovrà essere un bel posto in cui vivere, ma anche un bel posto in cui lavorare», dice il sindaco Berruti.
E aggiunge: «Porto, turismo e Università saranno l’asse portante dello sviluppo. E vogliamo che l’Urbanistica sia al servizio della città. Le scelte che faremo da oggi in avanti dovranno tenere conto della sostenibilità ambientale, chi costruirà dovrà farlo con materiali e energia avanzati. Insediamenti privati e pubblici dovranno armonizzarsi, il traffico delle auto e quello pedonale avere pari dignità».
Infrastrutture e viabilità, completamento del fronte mare nell’area portuale, la Margonara, la trasformazione di piazza del Popolo, Squadra Rialzo e Orti Folconi, la cittadella dell’innovazione a Legino, la riqualificazione del fronte mare di Ponente, lo sviluppo dell’edilizia sociale. Queste le prossime tappe.
Equità sociale, altro tema caro al sindaco. «Non vogliamo in alcun modo un incremento della fiscalità a Savona. Ma per questo occorre che il profitto che Savona offre agli investitori privati, in parte venga restituito alla città. L’obiettivo non è quello di aggredire chi investe e chi costruisce in città, ma questo è un problema che va affrontato. Nella distribuzione immobiliare di Savona serve una maggiore equità. La forte crescita cui abbiamo assistito negli ultimi anni deve essere distribuita in modo conguo». Non solo case per ricchi, ma case più belle per tutti.