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LE NOTIZIE RISERVATE DI “TRUCIOLI”

CHE NON LEGGERETE SUI GIORNALI

di Luciano Corrado

 

 BRUNO VESPA: SPECULAZIONE SELVAGGIA SULL’ISOLA DI CAVALLO (IN CORSICA) 

Nella pagina delle “opinioni” del Secolo XIX, di venerdì 6 luglio, un grande titolo ed un lungo articolo per la gioia degli ambientalisti e non solo. La firma è prestigiosa, Bruno Vespa. “La speculazione selvaggia ha spezzato un sogno chiamato Isola di Cavallo”.  Sommario: “Quasi tutte le costruzioni sono brutte, spesso orrende, comunque eccessive e mal collocate”.

Bravissimo, formidabile. Ma è lecità una domanda. A quando un documentato reportage del grande giornalista del piccolo schermo, ma anche commentatore ed editorialista di importanti quotidiani, sull’immacolato territorio savonese e imperiese? Dove, invece, le costruzioni sono bellissime, non eccessive, e ben collocate. In Riva al mare, ai corsi d’acqua, sui promontori, a ridosso di pendii, nelle aree protette, moderna architettura, case pressate una sull’altra.

Sull’Isola di Cavallo operano “criminali del cemento”, da noi come si potrà leggere dalle pagine pubblicitarie e non, che abbondano su alcuni quotidiani, sono stati invece realizzati angoli incontaminati di paradiso dai nomi più disparati (Borgo Verde, Borgo Azzurro, Borgo degli Aranci, Oasi della pace, Oasi dei pini, Oasi degli abeti). Nel pieno rispetto dello sviluppo armonico, del verde, della prevenzione all’inquinamento da traffico urbano.

Vespa scriverebbe, dopo un suo viaggio tra il delizioso muro di cemento da Andora a Varazze: “E’ un’esperienza naturalistica straordinaria”.

Non dovrebbe neppure consigliare agli amici: “Per godervi le meraviglie che un tempo calamitavano in Riviera, lord inglesi, industriali italiani e tedeschi, tanti personaggi dello sport, dello spettacolo, del cinema, della cultura, dell’editoria, dovete mettere le foto sul computer e far sparire quasi tutte le costruzioni”.

No, caro Bruno, qui nessun sogno si è spezzato. E’ tutto peggio di prima, ma questo lo scriviamo  noi. Che non siamo attendibili. Semmai guastafeste e persino censori della vita pubblica.

Pensa che il frettosolamente dimenticato Mario Fazio (alassino, già presidente di Italia Nostra) poteva scrivere sul suo giornale, La Stampa del 12 ottobre 2000, che per risvegliare le coscienze sui rischi ambientali  “Rai uneducational” non dovrebbe mandare in onda alcuni report – su ambiente e cemento -  quando i più dormono o stanno per andare a letto, ma in prima serata. E non solo su Rai 3, ma sul Tg1 di prima sera.   

Ambrogio Repetto Sindaco di Noli

NOLI, CHI SBAGLIA PAGA

NEI GUAI ANCHE GLI EREDI

 Non capita tutti i giorni negli enti pubblici, dove solitamente gli errori, i lavori malfatti finiscono sulle spalle del “contribuente pantalone”.

E’ successo che tre dei quattro lotti della fognatura che da Spotorno va verso la frazione Tosse di Noli, siano da rifare a causa di gravi inadempienze nella corretta esecuzione dei lavori. Opera, tra l’altro, che il progettista, aveva certificato essendone stato anche il direttore dei lavori.

Così di fronte ad un danno consistente per la comunità, il sindaco Ambrogio Repetto ha detto che, pur a malincuore, il Comune di Noli ha aveva deciso di intraprendere la strada della richiesta danni. Nei confronti degli eredi (Buscaglia) del progettista-direttore dei lavori. La promessa del sindaco:  da ultimare entro il 2007.

Il battagliero, ex sindaco Carlo Gambetta, ha avuto modo di ricordare che in più occasioni “avevo sollevato il problema di quei tubi appoggiati su mattoni e soggetti a facili oscillazioni come è avvenuto”, Ma in più accasioni, a Gambetta fu rimproverato di essere “il solito rompiscatole, bastian contrario”. Per la serie il tempo è galantuomo, basta attendere.

A proposito della notizia pubblicata sulla Stampa dell’8 luglio scorso (“Dodici ville ecologiche costruite in collina, nella frazione Voze”) nessuno cenno ai promotori dell’importante operazione immobiliare. E’ top secret?

In effetti si tratta di atti pubblici, di interesse pubblico e sociale, visto che in cambio delle costruzioni è stata varata una convenzione per realizzare la metanizzazione di Voze e a Tosse un campetto da gioco destinato ai ragazzi.

Non solo, è previsto un ampio uso nelle nuove ville (da 100 mq ciascuna), come ha riportato il quotidiano torinese, di pannelli solari e di materiali ecocompatibili.

L’operazione del valore di diversi milioni di euro è della “Sofil”, con sede a Savona, che fa capo al geometra Orsi, cittadino nolese a tutti gli effetti.

Orsi ha già realizzato interventi residenziali (con qualche muraglione di troppo, almeno sotto il profilo ambientale visti dal mare) sulla collina Chiariventi, Groppino, Cian da Crava.

Nulla a che fare, invece, con l’operazione immobiliare in località Manie, dove invece opera l’ingegner Orsini di Torino. Bocciati gli iniziali 32 mila mc, si è scesi a 20 mila, di cui 6 mila ricettivi (albergo e ristorante), senza campi da golf, ma con sentieri per amatori, senza stravolgere la natura e renderla il più fruibile possibile per i cittadini.

Andrea De Filippi con i figli Giovanni e Anna

Aldo Grasso

DE FILIPPI, MERITATO ELOGIO

AD UN CITTADINO BENEMERITO

 

Il 6 luglio scorso IL Secolo XIX, con un servizio di Sergio Del Santo, su cinque colonne, ha dato meritatissimo risalto alla figura della famiglia De Filippi,  da mezzo secolo in attività, con la gestione della concessionaria Fiat, ora anche Alfa Romeo, Lancia, Citroen e l’aggiunta della giapponese Kia.

Andrea De Filippi, sempre al timone seppure un pò più defilato, ha messo ai posti di comando e responsabilità il figlio Giovanni, ex consigliere comunale a Savona e la figlia Anna.

Chi ha seguito in tanti anni l’attività di De Filippi senior ha potuto apprezzare la signorilità di comportamenti, il suo spirito  democratico e liberista anche quando veniva punzecchiato dalla critica, come nel caso della vendita di una sua società di leasing alla Carisa. Mai un gesto di arroganza, di “te la farò pagare” nei confronti dei cronisti che seguirono quelle tormentate vicende e non solo.

Semmai esprimeva, seppure con fermezza, il suo disappunto, nel pieno rispetto dei ruoli.

Ma sicuramente De Filippi senior ha lasciato la sua impronta, nella gestione della Camera di Commercio, di cui è stato presidente dal 1984 al ’91. Due le iniziative determinanti, concrete (in un mondo di parolai e di “bisogna fare”, dobbiamo fare, faremo)  da presidente, come ha scritto Del Santo: istituzione del Polo Universitario a Savona, insediamento del centro sperimentale agricolo della Camera di Commercio ad Albenga.

Andrea De Filippi, alla Camera di Commercio, si batteva anche per quelle cose semplici, che come si suol dire non costano molto denaro. Da persona concreta come sanno essere molti imprenditori che rischiano sulla loro pelle (in senso economico), più volte lanciò la proposta di creare lungo l’Aurelia, da Varazze ad Andora, angoli in fiore ovunque era possibile.

Insomma quel decoro ed accoglienza, biglietto da visita, di cui da sempre si parla e da sempre è quasi lettera morta (basta verificare le condizioni in cui l’Aurelia è in molti tratti, tra sporcizia abbandonata, erbacce, caos di cartelli pubblicitari...).

Lo stesso discorso si era invocato per le stazioni ferroviarie.

Il caso ha infine voluto che la “celebrazione dei 50 anni della De Filippi concessionaria” (ha aperto da dicembre una sede anche a Genova), coincidesse con la notizia  che, per la prima volta nella sua storia, era stato proclamato uno sciopero alla Camera di Commercio, presieduta dal 1999 dall’artigiano Giancarlo Grasso, un abisso sotto ogni aspetto a confronto con la presidenza di Andrea De Filippi.

I dipendenti hanno lamentato la "mortificazione delle competenze del personale, ottenendo  solidarità e sostegno anche dai due vice segretari generali, Sergio Clematis e Costantina de Stefano".

Mentre il segretario generale, Maurizio Scajola (famiglia imperiese del più noto Claudio Scajola), ha ammesso che i rapporti umani con i dipendenti dell’ente sono in realtà un pò il limite del presidente Grasso.

Solo rapporti umani? Radio impiegati dice anche altre cose, di maggiore spessore. Come le reciproche invasioni di campo nei rispettivi ruoli, politico ed amministrativo, di Grasso e Scajola.

E poi se qualcuno avesse dei dubbi sugli obiettivi fin qui raggiunti dalla presidenza Grasso, basta rileggersi la rassegna stampa. Da una parte gli annunci, progetti, propositi, tante diagnosi, tanti convegni, dall’altra gli obiettivi raggiunti. Si salvi chi può, mentre lui resta saldamente in sella. Se meritata o meno, campa cavallo!   

 

Luciano Corrado