MILENA MILANI REPLICA A MOLTENI  LA STAMPA
«Caro assessore ho capito benissimo»
 
Ho letto l'intervento dell'assessore alla Cultura Molteni sul fotoromanzo «Picasso & Pistole-24 ore per una rapina», pubblicato su La Stampa, a pagina 59, nell’edizione savonese di sabato 14 luglio 2007. Il titolo dice «L'amica Milani non ha capito».
Invece io ho capito benissimo, tanto è vero che avevo inviato una e-mail al Sindaco Berruti, in cui dicevo di non essere a conoscenza della tentata rapina nelle sale della Fondazione, in cui c'è anche un mio ritratto eseguito da Picasso.
È vero che da tempo leggevo sui giornali e su «L'Agenda» le notizie che riguardavano assessori comunali e provinciali diventati attori nel fotoromanzo, ma in tali informazioni mai si parlava della trama e del furto, cosicchè non sono intervenuta. Adesso è diverso. Non capisco perchè gli pseudo-attori non vadano a fare questo show magari alla Fondazione De Mari, con qualche talpa che indichi loro il posto dov'è murata la cassaforte. Mi scuso con il dott. Pasquale, ma io sono offesa come lo sarebbe lui. Credo che il Presidente della Fondazione De Mari non apprezzerebbe lo «svecchiamento» della cultura eseguito in tale maniera. Il senso dell'operazione Pinacoteca-Fondazione, secondo l’assessore Molteni, sarebbe quello di essere «divertente, intelligente, originale e utile».
L'arte proposta con ironia e leggerezza, come dice l'assessore, mi trova d'accordo, ma sono indignata quando è adoperata per altri fini.
La storia della tentata rapina proprio non mi va giù. Molteni mi sfida a ideare iniziative come questa di cui stiamo parlando, che ha mosso televisioni, radio e giornali. Peccato che nessuno mi ha detto la verità nascosta e l’ho saputa soltanto adesso. Assicuro Molteni che l'attuale polemica tra di noi non vuole mascherare affatto «la sostanziale inattività della Fondazione Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo». Io, presidente a vita; Silvio Riolfo Marengo, vicepresidente; i membri donne del Consiglio «solerti collaboratrici dalle quali sono circondata» (sono parole dell'assessore), Simona Poggi, Lorenza Rossi, Michela Savaia, continuano a lavorare senza travestirsi da attori da avanspettacolo.
Attendo che il nuovo membro di diritto del Consiglio, Ferdinando Molteni, possa portare alla Fondazione il suo spirito e le sue proposte. C'è necessita di modernizzare l'immagine polverosa dell'arte e penso che in questo, il mio amico Molteni abbia molto da insegnarci.