Credo in una democrazia onesta e non di facciata
E in Italia?

MARGHERITA PIRA

Sarkozy

Ho visto la parata per il 14 luglio a Parigi e sono rimasta meravigliata per le innovazioni.

Effettivamente il fatto che marciassero assieme alle truppe francesi anche militari di altre nazioni della UE mi è sembrato bello.

Sento spesso parlare della Comunità Europea come di qualcosa di pericoloso che ha portato con l’euro il raddoppio dei prezzi.

Io non sono in grado di dissertare sulla necessità assoluta dell’euro e di capire se questa effettiva dilatazione dei costi della merce sia dovuta all’introduzione della moneta comune o meno.

Occorre per dare una risposta una competenza in campo economico che io non ho.

Se non è colpa dell’euro, è certamente sentita come tale dalle massaie che al supermercato si trovano a dover combattere con un tesoretto quotidiano che non è mai sufficiente (peggio di quello del Governo!) e questo è un motivo sufficiente per fermarsi a  spiegare la questione.

In una Democrazia, come almeno per ora riesce ad essere l’Italia, la non comprensione di un fatto da parte del popolo è una cosa grave. Su questo i politici devono riflettere. Una scelta, per quanto giusta, se non capita sarà sempre fonte di disappunto. E questo è molto grave. Il non consenso degli elettori produce reazioni a valanga i cui effetti non sono mai totalmente prevedibili.

In realtà io non ho un’enorme simpatia per il nuovo premier francese eletto tra l’altro in una lista che non coincide con le mie posizioni politiche, ma devo ammettere che in alcune cose ha saputo prendere decisioni appropriate.

La presentazione del suo Governo ha riservato non poche sorprese. Vi erano esponenti di altre parti politiche e vi era un numero notevole di donne scelte come ministri. In Italia questo non succede. Le donne ministro sono pochissime e con dicasteri non  fondamentali.

Sarkozy soprattutto sa tenere nel conto giusto la comunicazione con i francesi. Comunicare nel mondo moderno è fondamentale in politica. Se un provvedimento non è capito, anche se giusto, provocherà scontento e lo scontento dei cittadini produce dissesto nelle elezioni.

Il premier francese non ha spiegato l’Unione Europea ai francesi , ma facendo sfilare truppe di altre nazione gliel’ha resa tangibile.

Il pubblico dietro alle transenne non sapeva in linea di massima i vantaggi dell’Unione Europea, ma l’ha vista resa concreta ed ha cominciato ad abituarsi.

Sicuramente il giorno dopo, facendo la spesa e trovando i prezzi in euro raddoppiati, le massaie avranno ripreso a bestemmiare contro la maledetta moneta che ha fatto rincarare tutto, tuttavia i Granatieri di Sardegna, con le loro belle uniformi, un po’ di simpatia l’hanno ottenuta e questo è il primo passo verso l’accettazione.

I loro problemi li hanno anche i francesi. Notizia recentissima è che il fratello del neo – ministro della Giustizia è finito in carcere per la  legge che punisce lo spaccio di hashish emanata proprio dal suo congiunto. Tuttavia questa notizia può essere ribaltata positivamente dimostrando che in Francia i parenti strettii dei ministri finiscono in carcere mentre in Italia non ci finiscono neanche i cugini di terza generazione.

 Madame Sarkozy è andata in Libia e il suo viaggio è stato presentato come un pellegrinaggio per salvare le infermiere accusate ingiustamente di aver infettato dei bambini. Se questo è vero, è un bel messaggio che viene trasmesso.

Non sono intenzionata a riproporre il monito del Machiavelli: “ Tutti sanno quello che sembri; pochi sanno quello che sei” .

Credo in una democrazia onesta e non di facciata, ma noto che nella nostra civiltà dell’immagine è assolutamente essenziale la capacità di trasmettere i messaggi in modo emozionale.

A mio parere alcune scelte del Governo di centro – sinistra, sono giuste , ma manca la capacità di comunicarle.

A parte che il continuo battibecco tra gli esponenti della stessa parte politica è già di per sé un pessimo modo di presentarsi al pubblico degli elettori (non a caso le recenti indagini sul gradimento del Governo lo pongono ai minimi storici e danno buon gioco alle opposizioni che parlano di un Governo agonizzante), manca assolutamente la capacità di rapportarsi.

Non so quanto Veltroni sarà in grado di risolvere le contraddizioni della Sinistra e soprattutto, perché una delle priorità assolute per rendere governabilità al Paese, di proporre una legge elettorale equilibrata, ma è sicuramente un comunicatore e questo mi pare buono. Sull’Espresso lo hanno presentato come “Un perdente di successo”. Vedremo. Intanto viviamo l’estate…

Margherita Pira.