A Mongrifone cantieri riapertie
solito degrado
Demoliti i locali per fare posto alla nuova
biglietteria. All’esterno abbandono e rifiuti
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LA STAMPA
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Poche luci e molte ombre per la stazione Mongrifone. Subito la
buona notizia: dopo mesi di stop, per problemi dell’impresa
incaricata di portare avanti i lavori (l’associazione temporanea
formata da Arcovent e Codigest) il cantiere è stato riaperto e
si sta finalmente procedendo alla demolizione dei locali dove un
tempo c’era il bar e alle spalle dell’attuale biglietteria.
L’importo complessivo del restyling, finanziato da Centostazioni,
è di oltre 2,6 milioni di euro. Accompagnata dai rumori del
martello pneumatico, di una piccola ruspa e dai colpi di mazza,
questa prima fase dei lavori è quasi ultimata. «Si tratta di una
zona strategica - spiegano alla sede nazionale di Centostazioni,
del Gruppo ferrovie dello Stato - uno dei primi interventi
riguarderà infatti l’installazione della nuova biglietteria, di
fronte a quella attuale. L’impianto è in stile aeroportuale, più
elegante e funzionale».
Il cantiere dunque è stato riaperto, ma l’immagine complessiva
della stazione resta desolante, proprio quando cresce il numero
dei turisti e il biglietto da visita della città ne risente in
modo ancor più negativo. Colpisce la sensazione di abbandono e
degrado: all’esterno una cornice di erbacce di ogni taglia e
varietà, e il solito scavo sul fianco verso Genova, dove un
tempo c’erano le scale, sostitutite ora da un’insidiosa rampa in
terra battuta. Un quadro aggravato dalla sporcizia dei giardini
dove anche ieri si notavano giacigli improvvisati con cartoni
stesi sull’erba e rifiuti sparsi. Poco distante, dietro a nastri
e griglie di plastica arancioni, un altro sottobosco di erbacce
e sporcizia. Un colpo d’occhio poco piacevole per una clientela
che, annualmente, è calcolata in oltre sei milioni di utenti.
Per rispettare l’obiettivo di completare i lavori nel giro di
dodici mesi servirebbe un intervento più massiccio. Il Comune
non è coinvolto direttamente nei lavori ma forse è arrivato il
momento di battere i pugni sul tavolo e pretendere garanzie
precise sulla tempistica.
L’obiettivo di Centostazioni è di «trasformare, entro un anno,
l’edificio firmato dall’architetto Pier Luigi Nervi, in una
nuova piazza urbana, ben illuminata, sicura, pulita, priva di
barriere architettoniche e attrezzata con negozi e servizi utili
per i clienti». Auguri. |
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