A Mongrifone cantieri riapertie solito degrado
Demoliti i locali per fare posto alla nuova
biglietteria. All’esterno abbandono e rifiuti
 
[FIRMA]MAURIZIO FICO LA STAMPA
SAVONA
Poche luci e molte ombre per la stazione Mongrifone. Subito la buona notizia: dopo mesi di stop, per problemi dell’impresa incaricata di portare avanti i lavori (l’associazione temporanea formata da Arcovent e Codigest) il cantiere è stato riaperto e si sta finalmente procedendo alla demolizione dei locali dove un tempo c’era il bar e alle spalle dell’attuale biglietteria.
L’importo complessivo del restyling, finanziato da Centostazioni, è di oltre 2,6 milioni di euro. Accompagnata dai rumori del martello pneumatico, di una piccola ruspa e dai colpi di mazza, questa prima fase dei lavori è quasi ultimata. «Si tratta di una zona strategica - spiegano alla sede nazionale di Centostazioni, del Gruppo ferrovie dello Stato - uno dei primi interventi riguarderà infatti l’installazione della nuova biglietteria, di fronte a quella attuale. L’impianto è in stile aeroportuale, più elegante e funzionale».
Il cantiere dunque è stato riaperto, ma l’immagine complessiva della stazione resta desolante, proprio quando cresce il numero dei turisti e il biglietto da visita della città ne risente in modo ancor più negativo. Colpisce la sensazione di abbandono e degrado: all’esterno una cornice di erbacce di ogni taglia e varietà, e il solito scavo sul fianco verso Genova, dove un tempo c’erano le scale, sostitutite ora da un’insidiosa rampa in terra battuta. Un quadro aggravato dalla sporcizia dei giardini dove anche ieri si notavano giacigli improvvisati con cartoni stesi sull’erba e rifiuti sparsi. Poco distante, dietro a nastri e griglie di plastica arancioni, un altro sottobosco di erbacce e sporcizia. Un colpo d’occhio poco piacevole per una clientela che, annualmente, è calcolata in oltre sei milioni di utenti.
Per rispettare l’obiettivo di completare i lavori nel giro di dodici mesi servirebbe un intervento più massiccio. Il Comune non è coinvolto direttamente nei lavori ma forse è arrivato il momento di battere i pugni sul tavolo e pretendere garanzie precise sulla tempistica.
L’obiettivo di Centostazioni è di «trasformare, entro un anno, l’edificio firmato dall’architetto Pier Luigi Nervi, in una nuova piazza urbana, ben illuminata, sicura, pulita, priva di barriere architettoniche e attrezzata con negozi e servizi utili per i clienti». Auguri.